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La cima vista salendo al Sasso Nero |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di S. Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Garès (q. 1350 m) - Val di Garès Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1010 m - Totale: 2020 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: maggio - novembre |
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Ampio monte di origine vulcanica sopra la Val Gares, raggiungibile per ripidi pendii erbosi senza traccia obbligata. Bel panorama su parte della catena settentrionale delle Pale di San Martino e sul Mulaz.
Dal piccolo parcheggio nella parte alta di Gares seguire le indicazioni per la Malga Stia, salendo un po' per sentiero segnato nel bosco e un po' per la strada forestale, fino alla malga (0,45 h).
Dalla malga risalire il prato retrostante lasciando a sinistra il sentiero per Forcella Stia e raggiungere un pianoro con cumuli di sassi. Risalire per prato verso destra in direzione di un crinale con recinsione, puntando a due massi con abete. Passare oltre i massi e voltare a sinistra per stretta traccia che scavalca un masso affiorante e scende attraversando il fondo della Val Pissolot. La traccia conduce sempre stretta fino al solco col ruscello, attraversato il quale si risale ripidamente sulla sponda opposta per abetaia. Se ne esce presso un pianoro erboso con pozza d'acqua, non proseguire oltre ma deviare verso sinistra abbandonando la traccia e risalendo il pendio erboso che conduce ad un erto pendio con abeti e ontani.
Risalirlo a vista e con fatica puntando ad una selletta in alto a sinistra su un crinale. Raggiungere la selletta e scavalcarla entrando nel vasto e ripido pendio erboso chiuso in alto da una fascia di rocce vulcaniche che taglia a metà il monte. Risalire il pendio con fatica puntando ad un'altra selletta su un altro crinale con a sinistra un dosso con ontani. La si raggiunge per ripido pendio di erba e da qui piegare verso destra per un nuovo ripido pendio che si risale senza traccia creandosi degli zig-zag. Si raggiunge il pendio sotto la cresta finale da risalire fino ad essa: a destra si risale per ultimo ripido strappo raggiungendo la cima NE con paletto di legno, mentre verso sinistra si raggiunge in breve la cima centrale con ometto di sassi. Proseguendo verso sinistra per cresta si salgono in pochi minuti anche gli altri due cimotti erbosi a SW.
Come per la salita inventandosi le migliori diagonali per scendere i ripidi pendii di erba.
Salita molto faticosa su terreno sempre ripido, da evitare con maltempo o terreno bagnato, vale la pena solo per la splendida vista d'infilata sulla Cima Campido e Cima Focobon.
Cima vista dalla cresta | In cima | La cima vista salendo alla Cima di Campido |
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