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La cima vista dal sentiero di accesso alla Val di Stabio |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Parcheggio dopo Alb. Belvedere (q. 1420 m) - Valle di Campolaro Versante di salita: SE Dislivello di salita: 805 m - Totale: 1610 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: aprile-novembre |
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Bella cima panoramica e isolata, percorso praticamente inesistente e da trovare.
Parcheggiata l'auto presso un piccolo parcheggio dopo il ristorante Belvedere, risalire alla strada e presso una curva su un impluvio seguire la stradina asinistra, inizialmente asfaltata poi lastricata, con le indicazioni per M. Trabucco e sent. n. 79 Irene Gatti. La stradina si inoltra in una valletta e raggiunge un gruppo di case (cartello), aggirare le case e seguire il sentierino che attraversando in piano il versante W lo taglia fino a raggiungere una dorsale erbosa (cartello). Seguire verso destra la dorsale e risalirla, fino ad un bivio con cartello.
Dal bivio proseguire a sinistra per comoda stradina in piano che conduce alla Val di Stabio. Dopo un cancello di ferro scendere al pianoro prima per la Malga Stabio di sotto e senza raggiungerla deviare a sinistra risalendo una stradetta per rampa erbosa che conduce verso un muretto di sassi. Risalire il pendio erboso con qualche larica a destra del muretto, senza traccia, fino a raggiungere il pendio di erba della dorsale S della Cima Somale. Il percorso ora diviene senza traccia, sebbene segnato con tratteggio nero sulla carta topografica, attraverso pendii di zolle erbose. Si risale inizialmente per un poco evidente solco ondulato che conduce dritti lungo la dorsale, fino ad un ripiano superiore da cui si intuisce una traccia verso sinistra che taglia i pendii erbosi. Traversare il pendio fino ad arrivare a delle macchie di cespugli di ontano: da qui si può risalire direttamente il costone sulla destra che porta verso la sommità della Cima Somale (non segnata sulla carta, q. 2262 m, percorso preferibile in caso di neve, ma solo se ben assestata); altrimenti traversare i pendii di erba puntando direttamente all'evidente forcella con il M. Alta Guardia. La traversata dei pendii è un po' disagevole e pericolosa in caso di scivolata sulle zolle di erba, da evitare assolutamente in caso di neve dura e tantomeno con neve abbondante per alto rischio di valanghe. Con un po' di senso di orientamento si perviene alla forcella, da cui ci si affaccia sul versante opposto (N) verso la Malga Campadelli Alta, da cui sale la via normale da N. Risalire verso sinistra la ripida cresta E, per traccia ora evidente, restando sul lato sinistra (S) ed evitando dei roccioni affioranti. La traccia si perde sul ripido pendio erboso sotto la cima, da risalire per facili zolle di erba fino alla croce di vetta.
Come per la salita oppure si può compiere un anello più ampio e sicuro risalendo dalla forcella per la cresta W alla Cima Somale e da questa scendendo per il P.so Sabbione di Croce alla Malga Stabio di sopra e poi a quella di sotto e quindi come per l'andata si torna al punto di partenza. Giro più panoramico e meno rischioso della discesa dai pendii di erba attraversati in salita.
La cima può essere raggiunta anche da nord, partendo da Niardo (q. 420 m) e passando per la Malga Campadelli bassa e alta, ma con percorso molto più lungo e con un dislivello di 1800 m. Eventualmente si può salire anche dal P.so Sabbione di Croce, salendo prima la Cima Somale e scendendo da questa per la larga cresta W che conduce alla forcella con l'Alta Guardia. In inverno diviene una salita alpinistica rischiosa per valanche e cornici di neve; piccoza, ramponi e corda.
I pendii erbosi da traversare | Cresta finale e cima visti dalla cresta W | Sulla croce di vetta |
Guarda la panoramica dalla cima: Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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