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Percorso di salita visto salendo da M.ga Moren |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Concarena Provincia: Bergamo Punto di partenza: Loc. Navertino (q. 1000 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1120 m - Totale: 2240 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Cima triangolare che sovrasta la M.ga Moren, ma che in effetti costituisce la prima elevazione della cresta SE che conduce alle varie cime delle Corna di San Fermo. Zona isolata e molto interessante per ascensioni invernali.
Superato il paese di Borno (provenendo dalla Val Camonica) seguire le scarse indicazioni per il Lago di Lova e il ristorante Navertino, lungo stretta strada. Presso il ristorante si puō lasciare l'auto in un piccolo spiazzo sulla destra della strada, se si possiede un fuori strada si puō proseguire per strada dissestata, stretta e a tratti ripida fino al parcheggio presso il lago di Lova, altrimenti percorrere tale tratto a piedi. In ogni caso seguendo la strada forestale si passa accanto alla chiesetta di Sedulzo, si arriva nei pressi del lago di Lova e si prosegue sempre sulla strada principale. Ad un bivio con cartelli proseguire a sinistra (indicazione per C. Moren, sent. 82) e ad un altro bivio prendere ancora a sinistra, fino ad arrivare nel panoramico pianoro alla base delle pendici SE di Cima Moren, presso una casetta. Seguire ancora la strada ora in piano che attraversa le pendici erbose e aggirandole conduce alla M.ga Moren, sovrastata dall'antecima delle C. Lāser. Dalla malga la strada prosegue verso destra, abbandonarla presso un cartello con indicazione per C. Moren da cui si prende il sent. 82b. Il sentiero č poco tracciato ma segnato e risale un valloncello aperto, incrociando pių in alto di nuovo la strada. Seguire ora la strada verso destra fino ad arrivare ad una bella chiesetta di roccia in posizione panoramica (q. 1937 m).
Dalla chiesetta seguire i segnavia bianco rossi sul retro (sent. 82b) per traccia poco evidente ma ben segnata che attraversa sotto le erbose pendici meridionali di C. Moren e sale verso la conca del circo glaciale sotto le Corna di S. Fermo (torri calcaree visibili in fondo alla valletta). Prima di entrare nella valletta si incontra un cartello con indicazione per il Rif. di San Fermo a sinistra e C. Moren a destra, proseguire per C. Moren. Giunti all'inizio della conca superiore abbandonare la traccia e dirigersi senza traccia verso sinistra, in direzione di una parete di rocce ed erba che chiude la valletta laterale che sale da sinistra direttamente dalla M.ga Moren. Si attraversa la parte alta della valletta sotto la parete e si sale lungo l'evidente rampa erbosa gradinata con qualche roccetta che con un obliquo verso sinistra conduce al pendio sottostante la parete ENE della cima (tratto ripido nella parte finale della rampa, roccette di I grado). Si puō giungere a tale pendio anche risalendo il crestone erboso sopra la parete che chiude la testata della valletta e traversando poi verso sinistra in leggera discesa, con percorso meno ripido ed impegnativo. Giunti sul pendio traversare con obliquo ascendente verso sinistra passando alla base di uno sperone roccioso triangolare che chiude a destra una seconda rampa che scende dalla forcella di cresta. Risalire direttamente tale rampa, portando verso destra con qualche roccetta e prima della sua fine traversare verso sinistra e proseguire lungo la rampa, ora pių ripida, con pbliquo verso sinistra, in direzione di una fascia rocciosa con erba che la chiude in alto. Giunti sotto la fascia rocciosa, risalirla per rocce e zolle di erba (I e II grado, pių agevole se ben innevato, pendenza 60°) ed uscirne sul pendio erboso sovrastante meno ripido. Risalire il pendio direttamente in direzione della forcella di cresta e, prima di giungervi, deviare verso destra raggiungendo il pendio erboso un po' pių ripido che scende dall'ormai vicina cima e risalirlo al centro fino alla cima, oppure portarsi a sinistra sulla cresta erbosa e lungo il filo di questa raggiungere la cima.
Come per la salita.
Salita non segnata e senza traccia su percorso intuitivo, effettuabile tutto l'anno, ma pių agevole in iverno con buon innevamento che elimina i passaggi sulle roccette. Necessari piccozza, ramponi e consigliabile la corda, da effettuare solo con manto nevoso stabile e consolidato.
Percorso dal sentiero di avvicinamento | La seconda rampa verso la cresta | La cima vista da nord |
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Elenco delle scalate... |
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