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Il canale nord est di salita |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Fraele Provincia: Sondrio Punto di partenza: Strada che costeggia il Lago di Cancano (q. 1900 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: inverno - primavera |
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Una cima raramente visitata per un canale ancor meno salito fra le vette del Gruppo di Fraele (Sottogruppo Plator-Pettini) al cospetto della ben più difficile Cima Plator Centrale. La salita del canale nord est non presenta particolari difficoltà per chi è avvezzo a salite di canali innevati, la cresta sommitale è larga e banale ma panoramicissima, la discesa è più rischiosa in caso di neve non ben assestata per rischio di valanghe a lastroni e complicata nella parte finale se ci si tiene troppo a destra, dovendo attraversare un'intricata fascia di alti pini mughi.
Dalla strada che costeggia il Lago di Cancano salire a sinistra per una vaga traccia fra i mughi direttamente sotto il pendio di sbocco del ben visibile canale basso e risalire districandosi fra i mughi fino a raggiungere il suddetto pendio (senza traccia).
Risalire tutto il pendio fin al primo canale, salirlo (70 m, 40°) e risalire il successivo pendio fino all'inizio del gran canale superiore. Risalirlo tutto (300 m, 40/45°, anche di più restando sul lato sinistro) fino a uscire sulla sella di cresta, da cui a destra alla cima.
Come per la salita per fare più velocemente, oppure per la via normale sul versante opposto (ometti), ma da valutare in presenza di neve data l'esposizione a sud est. Dalla cima si può traversare per larga e bella cresta senza difficoltà fino a scendere ad una selletta poco prima della sella con la splendida Cima Plator Centrale (salibile per ripida e affilata cresta di neve e gendarmi, probabilmente AD+). Dalla selletta scendere a destra tutto il lungo e largo pendio sottostante (attenzione alle condizioni della neve), portandosi man mano a sinistra e traversando fino a individuare dei pendii più liberi da pini mughi da cui scendere fino alla strada della Val Cancano. Se si rimane troppo a destra si deve scendere a vista per una labirintica e difficoltosa fascia di pini mughi senza alcuna traccia passando sopra e sotto i mughi (sconsigliato).
Facile canale che richiede comunque esperienza e piccozza e ramponi. Zona molto isolata e selvaggia che conviene affrontare con persone del luogo che la conoscano, come la guida <a href=https://www.vienormali.it/adv/adv.asp?pp=ELAMM&tb=SCH-AMM-GABATT&usr=GABATT&idg=7&dest=AMM class=link12normal>Gabriele Attanasio</a>.
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