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L’itinerario di salita, dalla cresta SSW del Pizzo Cornagiera |
Regione: Lombardia (Lecco)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Lecco Punto di partenza: Intróbio, Loc. Ponte dei Ladri (q. 1080 m) Versante di salita: SE-N Dislivello di salita: 722 m - Totale: 1444 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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La Cima d’Agrella si trova a N degli abitati di Primaluna e Intróbio, in Valsassina e rappresenta la prima sommità di quella lunga costiera che forma il versante destro orografico della Val Biandino. È una bella e panoramica cima, dalla vetta si domina quasi l’intera Valsassina ed inoltre, offre una bella vista sui monti circostanti e sul versante NE della Grigna. La salita lungo la cresta N, se il terreno è in buone condizioni, non pone particolari difficoltà, è presente una traccia lungo il filo di cresta o un poco a sinistra dello stesso, lungo il facile versante E, mentre il versante W è alto e dirupato.
Percorrendo la superstrada Lecco-Colico, o viceversa, si esce allo svincolo di Bellàno e si prende la strada per la Valsassina. Si oltrepassano gli abitati di Taceno, Cortenova e Primaluna. Si giunge così al cartello di inizio paese di Intróbio, esattamente cinquanta metri dopo il cartello, sulla sinistra della strada c’è lo stabilimento di formaggi Ciresa. Di fianco allo stabilimento si imbocca la via alla Cascata che riporta anche un cartello per Valbiandino. Dopo cento metri da questo primo incrocio, si svolta a destra, entrando nella via ai Forni. Anche qui si percorrono un centinaio di metri e poi si svolta a sinistra, per la via alle Ville e Valbiandino (tutti i cartelli sono in loco). Si prosegue per alcune centinaia di metri, fino ad un cartello che indica il divieto di transito, ma di norma è concesso salire con l’auto fino al Ponte dei Ladri (q. 1080 m). Proseguiamo quindi lungo la stradina che alterna tratti con il fondo cementato con altri strerrati. Ad ogni modo bisogna prestare attenzione, in quanto il fondo è abbastanza sconnesso. Nel prosieguo si attraversa un primo ponte e si risale ora per un buon tratto la valle sulla destra orografica, fino a raggiungere la nostra prima meta, il Ponte dei Ladri. Si parcheggia negli ampi spiazzi presenti prima del ponte.
Dal parcheggio retrocediamo sulla stradina dalla quale siamo arrivati e dopo 50 metri incrociamo un primo sentiero che sale verso monte. Il cartello indica Baite della Scala h 1.00, Bocca di Biandino h 1.20 e Madonna della Neve h 1.45, ovviamente lo tralasciamo e retrocediamo ancora in leggera discesa per altri 50 metri. Giungiamo così ad un incrocio, sulla destra (verso monte) si stacca una carrareccia inizialmente con il fondo cementato, poi sterrato. Imbocchiamo questa stradina e dopo circa 70 metri dall’incrocio, l’abbandoniamo e prendiamo a destra il sentiero segnalato da un cartello del CAI con segnavia 52, che riporta Alpe Agoredo h 1.30.
Saliamo quindi nel bosco, con numerose svolte e per un lungo tratto, sempre sul versante destro orografico. Il sentiero è sempre ben marcato e segnalato da bandierine di colore rosso-bianco-rosso. Giungiamo così alla Baita Goredo. Il sentiero prosegue poi traversando a mezzacosta il versante orientale della Cima d’Agrella e più avanti conduce nelle vicinanze del promontorio sopra il quale si trova la spianata dell’Alpe Agoredo (q. 1826 m). Esattamente un centinaio di metri prima di giungere all’alpe, il sentiero passa in prossimità della sella che divide la nostra cima a S dal vicino Pizzo di Goredo a N. Raggiunta questa sella, si svolta a sinistra e si inizia a risalire l’erbosa cresta N, senza particolari difficoltà.
Ad W il versante è precipite, ma la traccia si mantiene sempre lungo il filo, oppure un poco a sinistra dello stesso, lungo i facili pendii prativi del versante E. Quasi in prossimità dello strappo finale è presente un breve affioramento roccioso. In salita lo si supera con un passaggio elementare, mentre in discesa (4 o 5 metri) presenta un divertente passaggio di I+. Tuttavia si può evitare questo affioramento, abbassandoci una decina di metri e aggirandolo sui prati del versante E. Si riprende poi la traccia lungo il filo e si sale alla vetta.
Come per la salita.
Le immagini delle relazioni: Pizzo Cornagiera - cresta SSW e Pizzo di Goredo, possono fornire utili indicazioni.
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