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Monte Due Mani ripreso dall´ultimo tratto della cresta di salita |
Regione: Lombardia (Lecco)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Resegone Provincia: Lecco Punto di partenza: Ballabio (q. 661 m) Versante di salita: W-SW Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,40 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Cima poco frequentata, probabilmente oscurata dalle più rinomate Grigne e Resegone, il Monte Due Mani offre una piacevole salita e un fantastico panorama. I suoi pendii sono per lo più erbosi, puntellati qua e là da torrioni rocciosi. L´itinerario qui proposto rappresenta una valida alternativa a quello che parte da Culmine di S. Pietro, ed è indicato per chi volesse percorrere una via normale ma con un dislivello maggiore.
Dalla Milano-Lecco prendere l´uscita per la Valsassina e raggiungere il paese di Ballabio. Qui, alla rotonda, proseguire in direzione per Barzio e Pasturo. Dopo circa 400/500 metri, sulla destra, vi è una pensilina del bus con a lato dei parcheggi dove lasciare l´auto.
Qualche metro prima del parcheggio imboccare la stradina asfaltata con segnavia n°30 e indicazioni "Bertena - Monte Due Mani". Al termine delle case comincia il sentiero che, mai ripido, conduce alla baita privata del Bertu e del Peppo (q. 1050 m e poco più di mezz´ora dalla partenza). Dopo averla oltrepassata il sentiero si divide in due: tralasciare sulla destra le indicazioni per il Bivacco Emanuela, quindi svoltare a sinistra (sempre segnavia n°30). Il sentiero, dopo un traverso piuttosto pianeggiante, diviene via via sempre più ripido e stretto, permettendo di guadagnare dislivello più velocemente (fare attenzione in caso di sentiero bagnato e/o ghiacciato). Si raggiunge così una bocchetta erbosa, dalla quale è già ben visibile la vetta. Svoltare decisamente a sinistra, percorrendo il dossone erboso che, in breve, conduce alla cresta. Proseguire lungo la cresta a tratti erbosa e a tratti più rocciosa (bolli blu) fino alla cima con grande croce e bivacco ad igloo. La cresta non presenta particolari difficoltà, basta solo prestare attenzione in un paio di passaggi un poco esposti.
Abbiamo due possibilità: come per la salita oppure, concatenando un piacevole giro ad anello, seguire il sentiero n. 34. Dalla vetta scendere fino ad un bivio, qui imboccare il sentiero che si stacca sulla destra. Il percorso si sviluppa quasi interamente lungo il filo di cresta o poco sotto, ricalcando l´ultimo tratto della via ferrata. La maggior parte dei passaggi più esposti sono protetti e facilitati grazie alla presenza di catene. Giunti a dei segnavia, piegare a destra e percorrere il ripido pendio erboso fino al Bivacco Emanuela (q. 1260 m). Dal bivacco il sentiero diventa più pianeggiante e, con un traverso, riconduce alla baita privata. Da qui come per la salita.
Tempi di percorrenza, dislivello e difficoltà si riferiscono al giro ad anello completo. La cresta di discesa è consigliabile percorrerla in assenza di neve.
Nei pressi della baita privata | Dossone erboso che conduce alla cresta | Nei pressi dei segnavia al termine della cresta di discesa |
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