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Percorso di salita visto dalle Cime di Pezza |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada Provincia: Belluno Punto di partenza: Loc. Vivaio Piccolet - Vallada Agordina (q. 1275 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1135 m - Totale: 2270 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Il Monte Pezza si eleva isolato a nord della catena dell'Auta, spostato perso la Val Pettorina da cui apare come un ripido picco roccioso. La salita avviene facilmente dai pendii erbosi del versante S, non è segnata e tale cime è alquanto dimenticata, mentre costituisce un eccezionale balcone panoramico a 360° sulle Dolomiti, con un notevole ed insolito colpo d'occhio sulla parete S della Marmolada.
Dal parcheggio presso la Loc. Vivaio Piccolet seguire le indicazioni per Baita Pianezza lungo la stradina asfaltata con divieto ti accesso per auto, che poi diviene sterrata. Ad un triviocon cartelli proseguire dritti (indicazione per Pianezza) e per sentiero a svolte nel bosco, a tratti ripido, si giunge alla bella Baita Pianezza in posizione panoramica (1 h).
Dalla baita seguire il sentiero a sinistra (paletti segnaletici) che risale verso N in direzione della Forc. delle Pianezze. Ad un primo cartello segnaletico andare a destra (deviazione a sinistra per Baita Col Mont), ad un secondo cartello andare ancora a destra (a sinistra si sale a Forc. delle Pianezze) in direzione della Forc. delle Fontane e Punta Palazza. Risalire il sentiero per prati e attraverso un ghiaione e ad un terzo cartello prendere a destra per Punta Palazza. La traccia per prati diviene più incerta, ma con qualche segnavia ed arriva ad una conca erbosa sotto la Forc. delle Fontane. Salire alla forcella (segni e paletti segnaletici) e da qui traversare verso sinistra per pendio erboso senza traccia, sotto una nera parete rocciosa triangolare. Aggirare una costola del pendio ed entrare nel canalone erboso che scende dalla cima sul versante S (fin qui si può salire anche dai prati alla fine del canalone prima di arrivare alla forcella, salendo senza traccia). Risalire il canalone restando sul lato destro, per ripide e scivolose zolle erbose (attenzione) e tratti di terra e lastre di rocce vulcaniche. Raggiunta la cresta SE presso un picco seguirla per crinale erboso verso sinistra (NW) raggiungendo un dosso. Scendere brevemente alla selletta erbosa sottostante e risalire per ripido pendio di facili roccette ed erba fino al crestone erboso sommitale. Seguirlo verso destra, rimontando su un dosso roccioso e quindi per larga cresta rocciosa alla cima principale (piccolo ometto di sassi). Da qui si può raggiungere la seconda cima, di poco più bassa (q. 2405 m) visibile dalla Val Pettorina, scendendo per facili roccette ad un intaglio con la cima principale (I-) e risalendo per larga cresta rocciosa, passando per un forcellino e risalendo gli ultimi metri per un breve saltino roccioso un po' esposto (I) fino all'ometto di vetta sulla stretta cima a forma di cupola.
Come per la salita.
Salita non segnata per facili, sebbene ripidi, pendii erbosi. Non presenta difficoltà ma richiede attenzione in discesa a non scivolare sull'erba. Si può salire anche in inverno ma solo con manto nevoso ben stabile, data l'esposizione a sud e la ripidezza del percorso che determinano caduta di valanghe lungo il canalone di salita.
La cresta sommitale | Verso la prima cima | Sulla seconda cima |
Guarda la panoramica dalla cima: Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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