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![]() Percorso di salita al Sasso di Tasca |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada Provincia: Trento Punto di partenza: Parcheggio presso il ponte della strada per il Rif. Fociade - P.so di S. Pellegrino (q. 1850 m) Versante di salita: S-N Dislivello di salita: 1015 m - Totale: 2030 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Sass de Tascia in dialetto, è la cima antistante la Cima dell´Uomo verso la Val di San Pellegrino, ben visibile dal Rif. Fociade. Salita non difficile ma su terreno molto friabile ed instabile.
Dal parcheggio seguire la strada sterrata con segnavia n. 607 che porta al Rif. Fociade (30´).
Dal rifugio proseguire per il sent. 607 che costituisce una variante dell´Alta Via delle Dolomiti n. 2 e risale dei prati, si attraversa un torrente e si segue ancora il sentiero in piano fino ad un bivio con indicazione a sinistra per il P.so Cirelle. Il sentiero prosegue a svolte risalendo un pendio erboso fino ad una sella, proseguire per largo sentiero e ad un bivio seguire la traccia a destra che sale più alta, così da evitare più avanti la risalita di un tratto di ghiaione usato per la discesa. Ad un altro bivio trascurare la traccia che sale a destra e proseguire verso sinistra, tagliando le ghiaie di discesa e immettendosi su un comodo sentiero a tornanti che risale il ghiaione che rimonta la parte bassa della Val di Tasca. Al 4° tornante con dei cartelli proseguire verso sinistra per il sentiero P02 che risale prima per ghiaie e poi per massi crollati il centro della Val di Tasca (Tas Cia), ben segnato con segnavia bianco rossi sui massi. Nella parte alta svoltare a sinistra presso un masso con segnavia P02 e risalire le ghiaie con qualche svolta (paletti con segno bianco rosso), si traversa quindi verso sinistra e si risale una dorsale detritica fino alla conca ghiaiosa della Forc. Laghet (2 h). Dalla forcella seguire la traccia appena percettibile che attraversa verso sinistra il piccolo ghiaione sotto la cima e termina presso una rampetta detritica con rocce vulcaniche scure intruse nel calcare. Risalire la breve rampa e alla sommità piegare a destra per roccette ripide e ghiaie instabili, puntando all´evidente canale che si ha di fronte e tenendosi sulla destra, in modo da appigliarsi alla costola rocciosa del canale. Risalire fino ad un piccolo spiazzo di ghiaie, da qui si hanno due possibilità: o si continua per il canale franoso e con rocce instabili (I e II-) fino alla forcella di cresta o si traversa a sinistra puntando al pendio roccioso solcato da una fessura, lo si risale e si prosegue per roccette fessurate e meglio appigliate, ma controllando bene gli appigli di roccia cedevole (I e II-), fino alla cresta e verso destra al forcellino di cresta in cui sbuca il canale. Infine per rocce scagliose e malsicure si sale a destra alla cima.
Come per la salita.
Via di salita di scarsa frequentazione in zona molto appartata, da abbinare alla salita della Cima Uomo. Percorso alla cima per pendio roccioso di sfasciumi con ghiaie cedevoli, roccia rotta ed instabile, molto franoso, poche possibilità di assicurazione, richiede capacità di muoversi con sicurezza su roccia non ripulita e ripida, rischioso in discesa. Zona di interesse storico con resti della 1° Guerra Mondiale.
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La cima vista salendo al P.so Cirelle | Il canale verso la cresta | Verso la cima |
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