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![]() La cima vista dal sentiero Bepi Zac |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada Provincia: Trento Punto di partenza: Rif. Cima Uomo (q. 2030 m) - P.so di S. Pellegrino Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 810 m - Totale: 1620 m Tempo di salita: 2,45 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Dal Passo S. Pellegrino (1919 m) si imbocca una stradina fino al Rif. Cima Uomo dove si parcheggia. Dietro al rifugio seguire la pista da sci verso sinistra fino ad incontrare la strada sterrata che sale dal P.so di S. Pellegrino, seguirla verso destra fino a dei cartelli segnaletici presso una biforcazione al centro di un impluvio da cui scende un ruscello (a sinistra si sale al Rif. Paradiso). Proseguire dritti sul lato sinistro del ruscello (destra orografica) risalendo il pendio erboso per traccia ben visibile (paletto con segnavia bianco rosso) ed i successivi prati con qualche tratto più ripido. Seguire il segnavia attraverso il pascolo e presso dei cartelli seguire a destra il sentiero n. 637 che risale per prati e pendii e sale ad un ripiano invaso da massi crollati proprio sotto il ghiaione che scende dalla Punta delle Vallate e dalla Forc. Ciadin. Risalire il ghiaione con qualche zig zag e poi in traversata verso sinistra, risalendo una ripida rampa gradinata di roccette ed erba con scalini in legno, agevolata da un cavo metallico, fino ai cartelli segnaletici nei pressi della Forc. Ciadin.
Dai cartelli il sent. P02 verso destra, traversando su cengione con tratti attrezzati, traversare un ghiaione e risalire ad un forcellino, traversare per rocce sotto una parete e risalire dentro una stretta spaccatura in cui può essere necessario togliere lo zaino per passarvi. Oltre la spaccatura si cende per un canalino al ghiaione sottostante, si risale il breve ghiaione ed un ripido diedro roccioso attrezzato con fune metallica fino ad un canale rampa di rocce, quindi per ripida parete con fessura centrale attrezzata con altre funi metalliche. Se ne esce a destra per cengia attrezzata e si risale la parte alta del canalone per sfasciumi fino ad una forcella. Dalla forcella seguire la traccia e gli ometti verso sinistra e poi per il crestone detritico verso destra all'ometto della cima. VARIANTE: dalla forcella si può salire subito a destra per roccette scanalate e solide ben appigliate (I+), poi prendere un canale roccioso prima a destra e poi a sinistra che nella parte alta diventa ghiaioso (attenzione a non smuovere sassi) e per pendio ghiaioso si sale alla cresta. Dirigendosi a sinistra e risalendio l'ultimo pendio di ghiaie si arriva all'ometto di vetta.
Come per la salita. É possibile continuare lungo il sentiero attrezzato Alta Via Bepi Zac (P02) fino alla Forc. Uomo. Il percorso necessita di attrezzatura da via ferrata. Dalla Forc. Uomo si scende direttamente per il canalone franoso seguendo il segnavia, prima a siistra, poi verso destra, quindi ancora a sinistra e poi destra per ghiaie e sassi instabili fino a girare a destra sotto una parete (segnavia) e quindi dritti per il lungo ghiaione fino ai prati sottostanti, evitando di rovinare la poco evidente traccia di salita. Dai prati della valletta sottostante cosparsa di massi per traccia verso destra si raggiunge la seggiovia e quindi per strada si scende al Rif. Cima Uomo.
Bel percorso per escursionisti esperti ed avvezzi alle vie ferrate, molto ben attrezzato nei tratti di ferrata e rinnovato di recente, di media difficoltà, percorsi di cengia facili ma che richiedono attenzione.
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Passaggio nella spaccatura | Diedro attrezzato con fune | Sulla vetta |
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