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![]() Via di salita della ferrata |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada Provincia: Trento Punto di partenza: Paese di S. Giovanni - Val di Fassa (q. 1323 m) Versante di salita: W-N Dislivello di salita: 1265 m - Totale: 2560 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Dal paese di S. Giovanni, provenendo da Moena, seguire la strada subito dopo il ponte che scende a destra verso il torrente (q. 1290 m), attraversare il ponte sul torrente e seguire la strada sterrata che sale a destra (cartelli, segnavia 630). Si abbandona presto la strada per salire un'altra stradetta a sinistra (cartelli) fino ad incrociare un'altra strada forestale. Proseguire diritti per bosco (cartelli) fino ad un prato in cui sorge il Rif. Forestale Pociace (bivacco aperto senza letti al piano terra)
Dal bivacco seguire il cartello con segnavia n. 635 (ma su tutto il percorso si troverà il n. 630), per traccia a sinistra in ripida salita a svolte per bosco, fin sotto una parete rocciosa con cartelli. Seguire la traccia a destra (sent. 630) ancora ripida, aggirando uno sperone erboso con roccette per poi proseguire a svolte ripide sotto la parete rocciosa del Sas da le Undesch da Vich . Seguire il segnavia verso destra e ancora in salita sotto le pareti ad una sella erbosa con grande pino cembro, comoda per una pausa. Proseguire per la traccia sopra la sella, con ripide svolte dino ad una ripida rampa di 15 m di roccette ed erba da traversare in salita (un po' esposto, attenzione se bagnato), uscendo sul sovrastante pendio erboso. Risalire per comoda traccia il pendio e la successiva dorsale erbosa fin sotto la parete rocciosa. Si aggira lo spigolo per roccia con breve cavetto metallico e si entra nell'ampio canalone del versante W, da traversare in salita per larga cengia ghiaiosa con qualche roccetta, fino ad un pino cembro da cui si restringe a cengetta e traccia. Si aggira lo spigolo in leggera discesa per rocce attrezzate con cavo metallico (10 m, un po' esposto) e si prosegue per cengetta che poi scende ad un canalone franoso a cui si accede per breve canale roccioso attrezzato con cavo metallico (10 m). Si traversa brevemente il canalone risalendo a destra per ripida traccia su pendio erboso fino ad una ultima traversata su roccette con cavo metallico (15 m, scivoloso se bagnato) e per la traccia sul prato si giunge alla sella con cartelli segnaletici. Dalla sella seguire la traccia verso destra per cengetta un po' esposta fino all'inizio del cavo metallico dell'ultimo tratto della via ferrata Gadotti. Seguire la ferrata fino a traversare un canalone su cengetta un po' esposta e non attrezzata ma agevole, poi ancora seguendo la ferrata per canalini, cengette e qualche risalto roccioso ed un canale ghiaioso finale si esce sui prati sommitali. Per traccia verso sinistra e poi destra si sale all'ometto di vetta.
Come per la salita. Si può continuare effettuando la traversata alla Punta Valacia scendendo prima per prato e poi per ripido tratto attrezzato e risalendo alla Forcella Baranchié e quindi alla cima. Discesa per i sent. 616 e 642 fino al bivacco forestale Pociace e quindi al punto di partenza, compiendo un bel giro ma molto lungo.
Via di salita piuttosto lunga e faticosa, richiede attenzione nei tratti di traversata per cengette su traccia ben marcata ma stretta ed un po' esposta. Via ferrata facile, salita da abbinare al Sas da le Doudesc.
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Passaggio verso la cengia | La cengia sul versante W | Lungo la via ferrata |
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