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Risalita dal ghiacciaio sopra il rifugio |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada Provincia: Trento Punto di partenza: Parcheggio della bidonvia sopra il lago di Fedaia - Val di Fassa (q. 2074 m) Versante di salita: N-E Dislivello di salita: 1220 m - Totale: 2440 m Tempo di salita: 4,10 h - Totale: 7,15 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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Dal parcheggio seguire le indicazioni del sent. 606 (cartello) che risale ben segnato in bianco e rosso lungo le placche rocciose con qualche zig zag fino ad un pianoro erboso con i ruderi di una casermetta della prima guerra mondiale. Proseguire per il sentiero verso sinistra che per pendii ghiaiosi risale verso il Rif. Pian dei Fiacconi.
Dal rifugio Pian dei Fiacconi seguire inizialmente i gradini sulle rocce che portano al Rif. Capanna al Ghiacciaio e deviare poi verso destra raggiungendo le placche rocciose lisciate dal ghiacciaio. Risalire la placconata per tracce e senza percorso obbligato, spostandosi gradualmente verso sinistra fino a raggiungere la parte terminale del ghiacciaio. La via normale compie un ampio giro verso E, prima attraverso le placche e sfasciumi sotto la fronte del ghiacciaio e poi lungo il ghiacciaio fin poco oltre il secondo impianto di risalita della pista da sci, piega poi verso destra (NE) seguendo il pendio da cui scende la pista da sci, da risalire fino al pendio nevoso presso l'ultima stazione della funivia. Questo percorso è più lungo e nella parte bassa attraversa la zona di regressione del ghiacciaio per placche e ghiaie franose (neve ad inizio stagione) ed è disagevole e un po' noioso lungo la pista da sci.Si consiglia di salire direttamente al centro il pendio N del ghiacciaio che scende al Rif. Capanna al Ghiacciaio, inizialmente poco ripido e poi con un tratto più ripido (35°) che porta ad una zona con minore pendenza. Si prosegue con un aumento di pendenza fino ad un altro pendio meno ripido. Fin qui non sono presenti crepacci aperti, ma solo qualche fessura chiusa nel ghiaccio vivo. Si continua a salire verso sinistra puntando alla sella nevosa su cui termina una cresta rocciosa sulla sinistra: qui il percorso richiede più attenzione per la presenza di sei o sette profondi crepacci larghi non più di 1 metro, ma con ponti di neve. Cercando il percorso migliore lungo i bordi ghiacciati puntare verso sinistra alle rocce della cresta. Si sale così alla sella nevosa e verso destra alla gobba ghiacciata presso la stazione della funivia. Seguire la gobba ghiacciata verso destra (W) fin dove finisce presso le rocce della cresta E della cima. Risalire per ghiaie a sinistra e per una rampetta (I) alla cresta rocciosa e per questa ad un pianoro, quindi per roccette a destra ad una baracca. Aggirare a destra del gabbiotto lo sperone roccioso per ripida rampa canale di 10 m (I+ esposto) fino ad un pulpito (si può evitare il passaggio traversando a sinistra della baracca per cornice orizzontale di 10 m, un po' esposto, poi per ghiaie verso destra fino al pulpito). Infine per facile cresta ghiaiosa all'ometto di vetta.
Come per la salita.
Facile salita su ghiacciaio ripido con percorso da cercare fra i crepacci nella parte superiore se svolto per la parete N, altrimenti più lungo e meno interessante per la pista da sci, comunque con presenza di crepacci. Cresta finale rocciosa breve ma con passaggio esposto sopra la baracca, più facile passando a sinistra per la cornice, consigliato in discesa. Da evitare in caso di maltempo o presenza di ghiaccio o vetrato.
Ultimo tratto di ghiacciaio | Risalita lungo la cresta E | Passaggio lungo la cresta |
Relazione e foto della via ferrata Cresta Ovest (Seyffert) su VieFerrate.it (in collab. con VN) Guarda la panoramica dalla cima: Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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