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La cresta di salita fra il Monte Chiergo e il Coal Santo |
Regione: Veneto (Verona)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Baldo Provincia: Verona Punto di partenza: Pozza Mandra (q. 1298 m) o Loc. Prada (q. 930 m) Versante di salita: S-SW Dislivello di salita: 875 m - Totale: 1750 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Il Monte Baldo forma un ampio e lungo massiccio ad est del Lago di Garda, con una lunga cresta la cui traversata costituisce un percorso estremamente panoramico. La relazione proposta descrive la salita invernale della prima parte della cresta, dalla modesta elevazione del Monte Sparavero alla bella cima del Coal Santo, passando per la Cima Chiergo o Chierego, detta anche Costabella.
Il percorso descritto parte dalla Pozza Mandra, a cui si giunge dalla strada che da San Zeno di Montagna sale a Prada: prima del paese di Prada, appena prima di una locanda, si incontra a destra una stradina asfaltata con l'indicazione per Naole. La stradina, piuttosto lunga, raggiunge un ampio parcheggio sterrato presso la Pozza Mandra. Nel caso la strada non sia libera da neveconviene arrivare direttamente a Prada e salire dal paese (presente una seggiovia monoposto che arriva fino al Rif. Chierego), ma in tal caso si perde tutta la prima parte della cresta.
Dalla Pozza Mandra seguire la strada sterrata sulla destra verso S, in mezzo al bosco. Presso il tornante che piega verso sinistra (N-NE) si può abbandonare la strada e risalire diritti per pendio boscoso senza traccia, raggiungendo la cresta in prossimità della sommità del Monte Sparaviero (q. 1516 m). Da qui seguendo l'ampia cresta si oltrepassa la Punta di Naole (q. 1659 m) e si giunge alla Bocchetta di Naole (q. 1688 m). Altrimenti proseguendo per la lunga strada si passa sotto la Bocchetta di Naole, da raggiungere con breve risalita del pendio sopra la strada. Dalla bocchetta si prosegue per la cresta lungo la larga dorsale fino a raggiungere il visibile Rif. Chierego. Dietro al rifugio risalire tutto il ripido pendio restando sulla sinistra per evitare le eventuali cornici di neve che si formano sul versante E. Dopo un tratto più pianeggiante della cresta si giunge sulla larga cima del Monte Chiergo o Costabella. Da qui è ben visibile il resto del percorso di cresta per raggiungere la cima del Coal Santo. Scendere lungo la facile cresta NE del M. Chiergo, in un tratto ripida e con qualche roccetta affiorante in caso di scarsa neve, e raggiungere il sottostante Bocchetto di Coal Santo (carteli). Risalire direttamente il pendio che si ha di fronte, raggiungendo così la cresta SW del Coal Santo. Seguire la cresta che inizialmente è quasi pianeggiante e con grandi cornici aggettanti versoil versante E, da cui rimanere ben a distanza. Segue un nuovo tratto ripido che conduce ad una prima bassa elevazione di cresta. Seguendo la cresta ora di nuovo con scarsa pendenza si raggiunge in breve la cima del Coal Santo.
Come per la salita.
Prestare molta attenzione alle cornici di neve lungo la cresta, necessari i ramponi in caso di neve dura, utili in generale le racchette da neve. In alcuni punti della cresta verso la cima fare attenzione a stare ben all'interno del filo di cresta che, sotto la neve può nascondere interruzioni e buchi. Si sconsiglia di salire traversando il pendio W sottostante la cresta da cui si possono staccare facilmente valanghe a lastroni.
Lungo la cresta del Coal Santo | Cornici lungo la cresta | Il M. Telegrafo visto dalla cima del Coal Santo |
Guarda la panoramica dalla cima: Guarda la fotoscalata di Monte Baldo - Coal Santo Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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