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![]() La parete sud vista dal lago della vacca |
Regione: Lombardia (Brescia) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Malga Cadino della Banca (q. 1800 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1043 m - Totale: 2086 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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E´ una delle cime più meridionali del gruppo dell´Adamello. La zona circostante fu interessata, nel corso della Grande Guerra, dai combattimenti. In queste zone passava infatti il fronte. Ne sono testimonianza alcuni ruderi, nei pressi del Passo del Blumone, facenti parte di una postazione italiana.
Da Breno seguendo la direzione per il Passo di Croce Domini o da Bagolino lungo la Val Dorizzo fino alla malga Cadino ove si lascia la macchina in un parcheggio a lato della strada appena oltre la Malga (salendo da Breno).
Si sale lungo i prati appena al di sopra del parcheggio e si incontra una carrareccia in terra battuta da seguire verso sinistra in direzione della Corna Bianca su percorso pianeggiante. Superata la sua caratteristica mole si prosegue per sentiero ben segnato e si comicia a salire lungo un costone erboso. Si prosegue, quindi, passanso sotto il roccioso versante W della Cresta Laione, compiendo alcuni tornanti, fino ad arrivare nei pressi del Passo della Vacca. Il suo caratteristico nome è dato da un grosso masso che, da lontano, ha le sembianze di una mucca. Da qui è già possibile scorgere la bastionata rocciosa del Blumone guardando verso NW. Per sentiero si giunge quindi, in breve, al Rifugio Tita Secchi, ove bisogna scendere di qualche metro e risalire, poiché non è possibile attraversare la diga del Lago della Vacca passando direttamente sopra di essa. Ora si prosegue sul retro del rifugio, sempre lungo il sentiero, che si sviluppa tra il lago della Vacca e la bastionata rocciosa del Blumone e, risalendo pendii morenici, o innevati, a seconda della stagione, si giunge al passo di Blumone a quota 2633 m. Si piega quindi a destra e si risale lo sperone roccioso che scende dall'antecima N (I), senza via obbligata (presenti segnavia) fino a giungere su un pianoro sommitale. Su questo tratto, fino a luglio, è possibile incontrare pendii di neve fino a 50°. A destra, poco distante, vediamo l'antecima del Blumone, mentre alla sua sinistra, più lontana, la cima con croce e traliccio in ferro. Si traversa orizzontalmente, su neve o ghiaioni e roccette, a seconda della stagione, puntando verso la cima, fino ad un altro risalto roccioso che in inverno diventa un pendio a 55°. Superatolo si perviene ad un altro breve pendio e ad una selletta da cui risalire lungo una rampa-canale rocciosa (segnavia) con blocchi di granito, spesso già scoperti dalla neve ad inizio stagione, da superare con facile arrampicata (I+). Si devia verso destra e si rimonta in cresta, si piega quindi a sinistra a si giunge alla croce di vetta e poco più in là al traliccio con segnale trigonometrico.
Come per la salita.
A seconda della situazione di innevamento può diventare una salita da escursionisti esperti senza particolare attrezzature o una alpinistica da affronatare con picozza e ramponi con pendii a 50-55°. Dal Passo di Blumone è indicata 1,45 h per la vetta. Noi, senza particolare fretta, abbiamo impiegato solo 1,00 h. Verificare l´apertura della strada in stagione primaverile prima di scegliere se effettuare la salita da Malga Cadino o da Malga Bazena.
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Il traverso orizzontale | Il pendio ripido sotto la cima | Sulla cima |
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