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Percorso visto dalla vetta del Vioz |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Trento Punto di partenza: Malga Mare (q. 2031 m) Versante di salita: S e vari Dislivello di salita: 2380 m - Totale: 4780 m Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 15,00 h Periodo consigliato: luglio - agosto |
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Viene qui descritta la traversata Vioz - Palon de la Mare - Rosole - Cevedale - Zufallspitze (m. 3645 - m. 3703 - m. 3529 - m. 3769 - m. 3757 rispettivamente) che costituisce la metà nord della famosa traversata delle 13 cime dal Pizzo Tresero al Cevedale.
Bellissima traversata in quota da affrontare con una discreta preparazione alpinistica e con buon allenamento. Si toccano 5 cime sopra i 3500 metri passando su vari tipi di terreno, dal sentiero al ghiacciaio alle creste rocciose e nevose. Il pernottamento avviene al rifugio Mantova al Vioz, credo proprio uno dei migliori rifugi da me raggiunti, visto soprattutto i 3535 metri di quota. Partendo da Malga Mare si allunga un po’ il percorso ma questo permette di avere la macchina alla fine dell’escursione. Avendo 2 macchine a disposizione si può salire al rifugio Mantova partendo da Peio e usufruendo così degli impianti di risalita visto il dislivello del primo giorno, mentre la seconda macchina la si porta a Malga Mare per il ritorno.
Dall’ abitato di Fucine in Val di Sole si segue la strada per la Val di Peio fino a Cogolo dove si prende la stradina per Malga Mare. Arrivati al parcheggio (m. 2031 - ad agosto 2 euro ) si scendono pochi metri e si trovano i cartelli segnaletici per il rifugio Lo Scoiattolo sentiero n° 127. Si segue a lungo il sentiero che si mantiene sempre in quota con diversi saliscendi, si arriva ad una carrareccia che si continua a seguire fino a trovare un bivio dove la si abbandona. Sempre con le indicazioni n° 127, dopo una breve salita si raggiunge il rifugio Lo Scoiattolo (m. 2000 ore 1,45 ) , punto di ristoro tra la funivia e la seggiovia che salgono da Peio Fonti. Si segue la strada che sale al Doss dei Cembri ( m. 2320 ore 0,45 ) o in alternativa si evita questo breve tratto con la seggiovia. Dal Doss dei Cembri parte il sentiero verso il rifugio Mantova (via normale al monte Vioz ). Ora il sentiero sale regolare ma interminabile verso la sommità del Vioz, si sorpassa il roccioso Dente del Vioz e si continua a salire fino ad avvistare la croce posta sul dosso dove sorge il rifugio Mantova (m. 3535 ore 3,15).
Si parte dal rifugio risalendo la larga cresta rocciosa che porta alla cima del Vioz (m. 3645 ore 0,15). Si comincia a scendere sul ghiacciaio in direzione NW puntando alla cresta SE del Palon de la Mare, facendo attenzione ad alcuni crepacci piuttosto insidiosi. Giunti al Passo della Vedretta Rossa (m. 3405) si comincia a costeggiare in salita la cresta del Palon e sorpassato un marcato dente della cresta si sale sulle rocce e la si segue cercando il percorso più agevole. Un ultimo tratto di cresta nevosa porta alla cima del Palon de la Mare (m. 3703 ore 2). Si scende la pala nevosa in direzione N (qualche crepaccio) , perdendo rapidamente quota fino a raggiungere il Col de la Mare (m. 3442) e si risale brevemente la cresta rocciosa arrivando al Bivacco Colombo ( m. 3485 ore 0,30 ).
Seguendo con attenzione la cresta si passa la prima elevazione del Monte Rosole (m. 3529). Giunti sotto la seconda elevazione della cresta, conviene aggirarla sulla destra abbassandosi per un ripido pendio di sfasciumi e ritornando in cresta appena possibile. Ancora qualche saliscendi e si arriva al Passo Rosole (m. 3502 ) dove si ricomincia a pestare neve.
Ora si risale facilmente il versante S del Cevedale fino a toccare le rocce della vetta (m. 3769 ore 2). Si prosegue lungo la cresta NE, ci si abbassa un po’ dove conviene per superare un risalto roccioso e poi, tornati in cresta, si sale verso la Zufallspitze. Facili roccette portano alla croce di vetta (m. 3757 ore 0,30), ultima cima della traversata.
Comincia ora la lunga discesa verso Malga Mare seguendo la cresta della Forcola (via normale del Cevedale salendo da Peio ). Si scende per un tratto lungo la cresta SE che si presenta con tratti misti neve roccia per poi prendere decisamente in direzione E (tracce di passaggio ). Si scende un ripido pendio tra neve e sfasciumi e si prosegue poi lungo la cresta ora meno ripida. Di solito si trova una pista tracciata sulla Vedretta della Forcola che consente di evitare il successivo tratto di cresta un po’ più tecnico. Si ritorna poi in cresta e si scende facilmente al Passo della Forcola (m. 3032) dove si comincia a seguire il sentiero n° 103 fino ad arrivare al Rifugio Larcher ( m. 2608 ore 2,45). Da qui si continua a mezza costa per poi scendere l’ ultimo salto della valle ed arrivare al parcheggio di Malga Mare (m. 2031 ore 1,15). Ruscello ristoratore in parte al parcheggio!
Itinerario splendido per i panorami a 360°. Generalmente la pista sul ghiacciaio è tracciata e nei tratti di cresta rocciosa si notano quasi sempre le tracce di passaggio, facendo attenzione si vedono i graffi dei ramponi sulle rocce. Il bivacco Colombo ha una capienza di 9 posti ed è un ottimo ricovero d’emergenza. Da molti punti della traversata si può comunque scendere verso il rifugio Larcher.
Le 6 ore di salita si riferiscono al raggiungimento della prima cima dal punto di partenza, le 15 ore totali corrispondono alle 6 iniziali più 9 ore per la traversata.
Sul Palon de la Mare | Vetta del Cevedale | Verso la Zufallspitze |
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