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Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Bolzano Punto di partenza: Solda (q. 1861 m) Valle di Solda Versante di salita: S Dislivello di salita: 1053 m - Totale: 2106 m Tempo di salita: 3,40 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: piena estate |
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nuova via ferrata che sostituisce la vecchia, con un itinerario impegnativo, esposto e spettacolare al cospetto della cerchia di monti della valle di Zai. La cima è il punto più panoramico dell´intera val Venosta!
Da Bolzano si segue la superstrada fino a Merano dove s´imbocca la val Venosta. Seguendo le indicazioni per il Passo dello Stelvio si percorre gran parte della valle fino al paese di Prato allo Stelvio. Da qui si segue per Solda/Sulden, passando il paese di Gomagoi. Giunti qui, si sale o per il sentiero 5 che parte dall´hotel Post o con la seggiovia Kanzel (la seconda in distanza dalla chiesa del paese) fino al rifugio Serristori a 2760 m (ore 1,15 dalla seggiovia per sentiero ben battuto e comodo. Ore 2,30 dall´hotel Post per sentiero faticoso).
Dal rifugio Serristori si sale seguendo le indicazioni di Passo Zai, all´inizio per prati, al cospetto di una meravigliosa conca dominata dalla mole della Cima Vertana, dell´Angelo Grande, della Croda del Forno e dell´Angelo Piccolo (in ordine da destra). Si prosegue per un canale detritico che attraversa le morene di Zai, con qualche divertente passaggio su grandi blocchi, fino ai "Laghetti di Zai", presso il bivio per la nostra cima ed il passo (ore 0,30 dal rifugio, ore 1,40 dalla seggiovia). A questo punto la Croda di Cengles svetta in tutta la sua imponenza con la grande Parete Sud. Si segue la traccia (segnavia giallo) nel ghiaione che sale ripida sotto una placconata rocciosa fino ad un trivio: a sinistra si prosegue per un canale ghiaioso (via normale, segnavia rosso), a destra si può sciegliere la ferrata vecchia che percorre la cresta SW o la ferrata nuova per la parete S. Si prende la traccia per la ferrata nuova che inizia dopo qualche svolta su un esile terrazzo. Il primo passaggio, leggiermente strapiombante riserba le prime emozioni, successivamente una traccia di sentiero porta ad un traverso molto esposto su bei lastroni, che adduce al centro della parete. Da qui per pareti e lastre verticali si guadagna la cresta S, dopo faticosa arrampicata. Qui giunge anche la ferrata vecchia che piega a sinistra. La ferrata nuova prosegue invece a destra per sfasciumi ed un´ultima difficile parete fino alla cresta sommitale, poco sotto la cima, dove giunge anche la via normale. Di qui, a destra per un´ultima placca attrezzata, si raggiunge la vetta (ore 1,40 dai laghetti, ore 3,40 dalla seggiovia).
Dalla cima si seguono i segnavia rossi che percorrono il crestone occidentale, attraverso gli sfasciumi. Si scende per una placca inclinata attrezzata con una fune metallica, poi per blocchi fino ad un blocco attrezzato con pioli che regala qualche emozione. Di qui a destra per sfasciumi fino ad un´ultima placca inclinata ed attrezzata che segna la fine delle difficoltà. Seguendo i segnavia rossi si scende fino ad una forcella (passo di Razoi) e giù per il ripido canalone già citato fino ai Laghetti di Zai. Poi come salita.
Via ferrata molto bella ma molto impegnativa che si svolge su una verticale parete. Tenere conto della quota. Da fare con assoluto bel tempo. Attenzione anche agli orari restrittivi della seggiovia Kanzel, sennò il ritorno a piedi dalla Croda prevede 1400 metri di dislivello su sentiero ripido.
L´attacco |
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