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Via di salita |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Rif. Petitpierre al Corno d’Aola (q. 1920 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1335 m - Totale: 2670 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: fine primavera - inizio estate |
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Elegante cima visibile dal paese di Temù in Valle Camonica, frequentata soprattutto durante la stagione primaverile dagli amanti dello scialpinismo. Visto l’arretramento dei ghiacciai alpini, La Calotta ha perso parte del suo fascino ma resta sempre una bella salita in ambiente selvaggio per alpinisti discretamente allenati. La via normale sale sulla destra della vedretta, meno ripida; mentre la variante diretta qui descritta attacca sulla sinistra nella parte più ripida. Dalla cima splendido panorama sul ghiacciaio del Pisgana e sulla nord dell’Adamello.
Si percorre la SS42 del Tonale fino a Ponte di Legno dove parte la strada sterrata per Valbione e per il Rifugio Petitpierre (q. 1920 m). Si parcheggia nei pressi del rifugio e si segue la mulattiera per la Conca di Pozzuolo (q. 2020 m.). La si attraversa, seguendo sempre il segnavia CAI n°40 e si rimonta il pendio su tracce di sentiero e su tratti di morena comunque sempre ben segnati. La salita comincia a farsi faticosa e con un ultimo tratto di sentiero molto ripido si raggiunga la Bocchetta dei Buoi (q. 2671 m - ore 2,30). Dalla bocchetta appare La Calotta e così possiamo finalmente vedere la nostra destinazione. In questo tratto bisogna fare attenzione alle mandrie di pecore e capre che se spaventate possono muoversi e fare cadere dei sassi.
Passata la bocchetta si perde leggermente quota e si attraversa la grande morena sotto la rocciosa Cima Salimmo. Si incontra il bivio che scende al bivacco Spera e si prosegue sempre sul sentiero n°40. Adesso si incontrano i primi nevai e si sale ripidi verso la Bocchetta della Calotta dove si trova il bivacco Regosa (q. 2958 m). In base alle condizioni del percorso e prima di raggiungere il bivacco conviene deviare verso destra puntando alla vedretta. La variante diretta costeggia le rocce alla sinistra della vedretta nella parte bassa per poi puntare direttamente verso la vetta con una pendenza media di 40°. Sulla sommità del pendio nevoso alcune roccette portano alla Madonnina di vetta (q. 3225 m - ore 2,30).
Come per la salita.
Le difficoltà del percorso sono negli ultimi 250 metri circa di dislivello da percorrere con condizioni di neve portante e fare attenzione alla discesa dalla cima visto la pendenza della vedretta, che comunque non supera i 40 - 45°. La via normale pur se meno ripida presentava già un tratto ghiacciato quindi in questo caso la variante è più sicura. In caso d’emergenza il bivacco Regosa è provvisto di 9 posti letto.
Sul tratto ripido | Gli ultimi metri | Madonnina di vetta |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
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