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![]() Pizzo Tresero e via di salita |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Sondrio Punto di partenza: Rif. Berni presso il Passo di Gavia (q. 2541 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo Tresero è una vetta di facile accesso con un magnifico panorama sopratutto sul gruppo dell´Ortles-Cevedale, di cui fa parte. E´ l´ultima o la prima cima che si incontra , a seconda della direzione che si prende, della famosa traversata in cresta detta “delle 13 cime”, che si svolge a quote sempre superiori ai 3300 mt. e che parte appunto dal Pizzo Tresero ed arriva al Monte Cevedale. In tutti i suoi versanti ci sono dei ghiacciai e la cima è molto frequentata in inverno e primavera dagli scialpinisti, soprattutto dal versante est, ovvero dal Ghiacciaio dei Forni.
L´accesso più comodo e con minor dislivello si ha dal Rif. Berni che si trova presso il Passo di Gavia e che è raggiungibile in auto.
Di fronte al Rifugio Berni (q. 2541 m) parte il sentiero segnalato con il N.25 che si segue, dopo aver attraversato un ponte che scavalca un torrente, in falsopiano e che con leggeri saliscendi porta, dopo cica una decina di minuti, ad un bivio con tabelle che chiaramente indicano i vari sentieri. Noi seguiamo il sentiero N.41, che dopo un po´, in leggera discesa, ci porta ad un ponte, chiamato dell´amicizia, e che attraversa il torrente che scende dalla Vedretta del Dosegù. Ora il sentiero, sempre ben evidente e ben segnalato, comincia a risalire le balze moreniche poste ai piedi della cresta sud-ovest della nostra cima, fino ai piedi di un anfiteatro morenico che si attraversa in piano (ometti) e che in fondo al quale comincia la salita sul ghiacciaio. Dapprima si risale ripidamente questo primo tratto di ghiacciaio (sulla nostra sinistra si può scorgere il Bivacco Seveso, posto proprio sulla cresta), poi tenendosi sempre nei pressi delle rocce alla base della cresta si prosegue con minore pendenza superando poi un costolone di roccia che scende dalla cresta e raggiungendo a sinistra un ripido nevaio che, seguendolo fino all´apice ci porta sulle rocce di cresta. Il passaggio per montare sulla cresta dal nevaio, essendo costituito di un piano inclinato piuttosto avaro di appigli, è stato attrezzato con una catena. E´ comunque un passaggio di pochi metri, dopo i quali si è sulla cresta, la quale inizialmente è piuttosto stretta ed esposta, ma via via diviene più agevole e in pochi minuti ci porta in vetta dove ci attende una grande croce.
Come per la salita.
Ottimo panorama dalla cima sul settore occidentale del gruppo dell´Ortles-Cevedale e sull´immenso ghiacciaio dei Forni.
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Cresta SW e ghiacciaio del Dosegù | In vetta | Ghiacciaio del Dosegù e Punta San Matteo |
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