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Cima Salvella dal Torrione Salvella |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Antelao Sorapis Provincia: Belluno Punto di partenza: Baita de la Zopa (q. 1429 m) - San Vito di Cadore Versante di salita: N Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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La Cima Salvella è una vetta secondaria dell´Antelao posta sopra gli abitati di San Vito e Borca. Di aspetto piramidale, da Cortina è ben visibile anche se nascosta dalla mole dell´Antelao. Ambiente ostile e selvaggio, ne fanno una cima per amanti della solitudine.
Da San Vito di Cadore si sale lungo la strada per il Rifugio Scotter, prima asfaltata quindi sterrata. Si superano alcuni tornanti per giungere ad un parcheggio presso la pista da sci. N.B. Nel periodo estivo, quando è in funzione l´impianto di risalita, la strada è chiusa nell´orario di apertura della seggiovia. Lasciare la macchina presso il parcheggio della stazione di risalita e proseguire a piedi lungo la pista da sci.
Dal parcheggio si segue una traccia che, attraversato il torrente, supera una fascia di mughi per arrivare ad una palestra di roccia. Si risale il ghiaione alla base della parete, quindi si attraversa il bosco per giungere ad uno stretto canale ghiaioso dove si incontrano alcuni bollini rossi. Si risale lungamente il canalino fino all´uscita del bosco. Quando il fondo del vallone si fa sassoso, sotto alcuni salti rocciosi, la traccia piega a sinistra (Freccia su un sasso, q. 1800 m). Si continua a salire il canalone cercando i punti più facili, quando questo è interrotto da una stretta gola, si superano le balze rocciose sulla destra (passaggi di I°). Appena possibile si ritorna sul fondo del canalone. Si continua a salire avvicinandosi alle rocce, quindi si traversa lungamente a sinistra per raggiungere il ghiaione del Feltrume. Si raggiunge il vertice sotto la parete, la si sale facilmente sulla sinistra per guadagnare la cima del costone (q. 2290 m). Ci si dirige verso Forcella Salvella puntando ad un canalino che scende da uno stretto intaglio della cresta. Lo si sale per salti di roccia fino alla forcelletta (q. 2400 m). Si sale la parete a destra lungo una fessura friabile di 10 metri (III°). Si attraversa a sinistra e si segue un diedro più facile fino ad una cengia. La si segue interamente per poi salire le roccette terminali fino alla cima.
Come per la salita con una calata di 20 metri. Sosta su spuntone.
Salita faticosa nella parte iniziale. Da non sottovalutare la discesa sempre su fondo pesante.
Panorama dalla cima verso il Pelmo |
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