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Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Monti di Breglia (q. 996 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 740 m - Totale: 1480 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Il Monte Grona sorge come primo "baluardo" mesolcinico, il più a sud, e si congiunge, con una lunga cresta, al più famoso Monte Bregagno (verso nord). La sua conformazione morfologica e geologica è però molto dissimile dal suo vicino Bregagno. Quest´ultimo composto di rocce cristalline, il primo nettamente calcareo. Il Bregagno uniforme nel suo dilungarsi da nord a sud, il Grona frastagliato, ricco di guglie e gole. Dicevamo prima baluardo meridionale della catena mesolcinica ma anche parte integrante della cosiddetta "linea del Grona", unità tettonica sedimentaria che dalla regione di Lugano si dilunga verso il Lario.
Percorrere la Statale Regina, da Como, in direzione nord, superando l’abitato di Argegno e giungendo a Menaggio. Svoltare a sinistra in direzione di Porlezza, San Moritz e, poco prima della rotatoria di accesso alla galleria, svoltare a destra in direzione di Plesio e Loveno. Seguire le indicazioni per Plesio e la fonte “Chiarella”, sopraggiungendo alla frazione di Breglia. A sinistra, oltre il cimitero, su carrareccia, proseguire in salita tra ripidi tornanti (direzione Rifugio Menaggio) giungendo poco oltre al termine del tratto asfaltato, ove è possibile parcheggiare sul ciglio della strada; si può anche proseguire in auto per ulteriori 2 chilometri circa, evitando il primo tratto di sentiero e parcheggiando più a monte in una piazzola recentemente disboscata.
Lasciata l’auto si prosegue seguendo le indicazioni per il Rifugio Menaggio, inerpicandosi attraverso il bosco di betulle in costante ascesa. Poco oltre è già visibile in alto a sinistra il rifugio; il Monte Grona domina invece con la sua mole la testata della Val Pessina il cui versante sinistro noi stiamo risalendo. Dopo circa 45’ (1120 m. circa, palina di indicazione) si tralascia la deviazione a destra e si prosegue sul versante sinistro orografico della valle. Poco oltre un´ulteriore deviazione deve essere ignorata, mentre il percorso da seguire descrive, in una non pronunciata ascesa, un arco di cerchio, cingendo ad ovest la testata della valle e chiudendosi sul versante opposto proprio al di sotto del poggio erboso ove sorge il rifugio. Ancora alcuni metri di faticosa ascesa e si giunge al cospetto del rifugio (1 ora e 15 minuti, 1 ora e 30 minuti dalla partenza). Abbandonato il rifugio alla proprie spalle ci si porta, su evidente sentiero e seguendo le indicazioni per la ferrata (dapprima in direzione nord-ovest), sullo spartiacque roccioso che separa il versante orientale da quello meridionale del Monte Grona. Per balze erbose e roccioni si giunge sullo spartiacque, piegando verso destra ed inoltrandosi nel profondo ed erto canalone che ci guiderà sino alla spalla che separa la cima vera e propria dalla cresta. Tralasciando a sinistra la deviazione per la via ferrata si risale per traccia evidente di sentiero, dossoni e detriti l´ampio canale, costeggiando (alla nostra sinistra) i famosi "Denti della Grona" ove transita la bella via ferrata (difficile). In circa 1 ora si giunge alla bocchetta che chiude il canale, si piega a sinistra (faccia a monte) e, con l´aiuto di una corta catena, si risale una placca appoggiata giungendo in pochi minuti alla cima.
Come per la salita.
Attenzione all´ultimo passaggio (il solo) attrezzato. Per il resto in condizioni di tempo stabile ed assenza di ghiaccio o neve il percorso non offre particolari difficoltà.
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