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I Tre Scarperi dalla cima del Lastron di Sassovecchio |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto Provincia: Bolzano Punto di partenza: Rif. Locatelli (q. 2405 m) Versante di salita: - Dislivello di salita: 700 m - Totale: 1400 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: metà giugno - fine settembre |
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Splendido itinerario di grande interesse storico. La cima si trova nel gruppo dei Tre Scarperi, che si sviluppa a nord delle famosissime Tre Cime di Lavaredo e domina sulla Val Pusteria. Si tratta di un itinerario abbastanza faticoso ed è consigliabile pernottare al Rif. Locatelli (CAI Padova, tel. 0474972002). L’accesso più diretto è il sent. 101, che parte dal Rif. Auronzo, raggiungibile dal Lago di Misurina (comune di Auronzo di Cadore) a piedi (sent. 101 - 1,30 h), in auto (strada a pedaggio) o con autobus di linea. Ogni fatica sarà ripagata dallo splendido panorama e dalle numerosissime opere della grande guerra presenti sulla cima e nei dintorni.
Dal Rif. Locatelli, si percorre (verso N) un sentierino che taglia i pendii orientali della Torre di Toblin e, in leggera discesa, si raggiunge l’ampia Forcella di San Candido. Da qui (cartello) si imbocca la traccia che sale al Lastron dei Scarperi (sbiaditi bolli rossi). Si supera la Selletta Bassa e ci si inoltra nel Cadin di San Candido. Superate alcune fasce rocciose, si guadagna la parte superiore del Cadino. Ora, si abbandona la compagnia della folla che sale al Lastron dei Scarperi e si gira a destra: su flebile traccia si raggiunge, in pochi minuti, la Forcella del Crodon (2775 m - 1,30 h).
Dalla forcella (splendida visione verso i gruppi del Popera e della Croda dei Toni), un ardito sentiero di guerra ci condurrebbe comodamente alla meta, ma purtroppo non è più percorribile a causa di una grossa frana. E’ necessario, quindi, scendere per il ghiaione, spostandosi progressivamente verso sinistra, per circa 200 m e compiere (sempre verso sinistra) un arco per risalire verso l’evidente Forcella del Lastron di Sassovecchio. Non ci si può sbagliare perché, se si risale troppo presto, ci si trova subito di fronte ad alte pareti inaccessibili. Dalla forcella, in pochi minuti, si tocca la cima (croce).
Come per la salita.
Ovunque, nei dintorni della cima, opere realizzate dai soldati austriaci. Imperdibile la discesa verso un forcella denominata in guerra Alta Guardia (andata e ritorno in circa 1 h): dalla cima si scende per la larga cresta verso est (ometti). Poco sotto si rintraccia un’ autentica ed ancora percorribile via ferrata del 15-18 che scende alla suddetta sella: corde fisse, chiodi, scale…è tutto ancora lì!!! Affrontare questo percorso con molta attenzione, meglio se muniti di una trentina di metri di corda.
Bibliografia: Avventure nelle Dolomiti Orientali – Di Tommaso/Bacci/Zangrando – Tamari
Dolomiti Orientali vol. 1 parte II – Antonio Berti – guide CAI – TCI (intramontabile!).
La sommità del Lastron di Sassovecchio | La ferrata del 1915 -18 | Scale di guerra nei pressi dell’Alta Guardia |
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