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Il Duranno (versante E e N) |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Prealpi Venete - Gruppo Clautani Provincia: Pordenone Punto di partenza: Parcheggio Casera Mela (q. 1200 circa) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Inconfondibile piramide delle Dolomiti Friulane è una fra le più belle e caratteristiche cime, il Cervino del Friuli :-)
Dal parcheggio di Casera Mela ci si porta al Rifugio Maniago (ancora aperto) con il consueto ottimo sentiero in bosco, attraversando prima il torrente e poi sorpassando per un paio di volte la strada sterrata che sale fin sotto l´ultima rampa boscosa [Tabelle segnavia, sentiero evidentissimo, 1 ora e 10]. Dal Rifugio ancora con il sentierino conosciuto saliamo in Forcella Duranno prima per verdi e mughi e un buon sentierino tra le ghiaie e in ultimo per facili roccette (q. 2217 m) [50 minuti].
Dalla forcella una traccia (prima ometti e poi bolli rossi sbiaditi) sale verso il Duranno, prima per zolle erbose, poi con un passaggino non proprio comodo presso una rientranza di roccia (un po´ esposto e scomodo, umido) ci si porta ad un pendio detritico per rimontare una crestina. Sempre seguendo i bolli rossi si rimontano facili roccette e un breve canalino (II) fino ad una terrazza detritica (a destra una traccia devia per la Cengia Alta, percorso anulare attorno al Duranno, solitamente fatto in senso antiorario). Seguiamo invece la cengia verso sinistra facilmente per ghiaie e banali passaggi di roccette fino ad una rientranza di ghiaie, prima che la cengia entri nell´ampio canalone al centro del Duranno (segni rossi che proseguono). Una freccia sbiadita invita a salire un passaggio non proprio banale, se invece lo si prende qualche metro a sinistra risulta più agevole, salendo liberamente l´appigliata paretina (II, poi secondo i passaggi liberamente scelti) per una ventina di metri fino al bordo di una cengia dove sull´orlo sinistro si trovano i primi anelli cementati. Da qui, spostarsi di qualche metro a sinistra e salire per la parete obliquando sempre verso sinistra, fino ad altri due anelli cementati (II° e II°+, 25 m circa). Ancora verso sinistra per ghiaie e roccette poi abbassandosi verso il canalone centrale lo si raggiunge sotto ad un caminetto. Si sale il caminetto per 15 metri (III) fino a due anelli cementati. Poi più facilmente per tracce fin sotto l´evidente canale camino (anelli alla base). Si sale tutto il canale (45 m, anelli intermedi) con qualche passaggio più difficile (II poi III anche superiore; un paio di chiodi strategici a cui rinviare) fino ad un terrazzino con anelli cementati. Una paretina sulla destra (anelli sopra a destra) porta al pendio detritico del Cadin alto da cui, per tracce e roccette verso destra alla stretta cima [2 ore e 15 minuti].
La relazione contiene alcune precisazioni di Cristina Bacci.
Come per la salita con le doppie necessarie secondo le condizioni proprie e della montagna. Doppie comunque sempre di 20/25 m max e comodamente attrezzate su anelli cementati.
I tempi dipendono molto dall´uso o meno della corda in salita; noi abbiamo fatto un solo tiro (presso il camino di 45 metri), ovviamente considerare che con le giornate corte autunnali proseguire in cordata per tutti i tiri porta ad un quasi raddoppio dei tempi...Invece in discesa abbiamo usufruito di quasi tutte le doppie; con la giornata gelida e ventosa di oggi disarrampicare sui tratti ripidi con la ghiaia congelata non era decisamente sicuro. Attenzione nel caso (come oggi) si trovi neve o il terreno duro nel Cadin Alto, occorre la massima attenzione procedendo sul terreno ripido e gelato con neve farinosa che sotto nasconde tratti ghiacciati (attenzione soprattutto in discesa!). Attenzione inoltre nella doppia nel camino finale ai sassi mossi dal terrazzino con gli anelli!
Duranno da Forcella Compol | Sulla cima, verso i Preti | Il canalone della via normale dalla Cengia Alta |
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