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Gruppo Turlon - Vacalizza da Cima delle Monache. Al centro Punta del Borsat. |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Prealpi Venete - Gruppo Clautani Provincia: Pordenone Punto di partenza: Ponte Confoz, sulla strada della Val Cimoliana (q. 850 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m Tempo di salita: 4.30 h - Totale: 7.00 h Periodo consigliato: estate |
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Solitaria cima sulla lunga catena che collega il Pramaggiore alla Vacalizza.
Non mi dilungherò a riportare una relazione dettagliata della salita per due motivi: 1) Dovrebbe essere pari pari quella del buon Visentini (Dolomiti d'oltre Piave); 2) Ci metterei troppo a scriverla :-)... Comunque qualche annotazione dei tratti salienti: 1) Si segue per un tratto il sentiero 371 della Val Pezzeda (partenza da Ponte Confoz, 850 m, presso una sbarra poco più avanti di un parcheggio del Parco). Non è però evidente quando abbandonare il sentiero segnalato per inoltrarsi nel Ciol di Tramontin. Ebbene, si seguono i segnavia fino ad attraversare il torrente dove si trova un segnavia sbiadito con numero (371) presso un grosso masso in parte coperto dalla vegetazione; il sentiero 371 continua a sinistra fra l'erba, noi ci inoltriamo per il Ciol (greto del torrente) sulla destra (eventualmente per tracce fra i mughi sulla sponda sinistra per attraversare poi a destra fra i massi fino ad una serie di pozze e cascatelle e risalire una placca accanto alle pozze; ometto sotto la parete a destra); 2) Gli spostamenti d'ora in poi sono parecchi e non sempre evidenti, eventuali ometti potrebbero essere crollati o poco visibili nel greto del Ciol (seguire attentamente la relazione del Visentini, addirittura un passo dice "...terminano i massi, sorvegliano i camosci...", beh, non ci crederete ma gli unici camosci visti sono stati proprio in quel tratto! Comunque la direzione da seguire è inconfutabilmente quella giusta se nel vostro cammino troverete 2 serbatoi d'aereo. Uno subito dopo un "bivio" del Ciol, parzialemnte sotto un masso e uno circa 200 metri più in alto; 3) Usciti su terreno più aperto in vista di un'evidente forcella (Forcel Borsat) non la si raggiunge ma si punta ad un ghiaione (faticoso) a destra di uno sperone (sotto un tetto sulla sinistra buon riparo con resti di fuoco e sassi posizionati per ottenere una specie di ripiano); la forcella sotto la Spia dei Camosci ormai è vicina! 4) Giunti in forcella fare attenzione alla placca liscia che ci si presenta subito dopo; conviene scendere pochi metri sulla sinistra e prendere alla base della placca la scanalatura diagonale che l'attraversa per metà, alla fine della scanalatura scendere alcuni metri su detriti instabili per risalire un pendio di ghiaie e mughi fino alle rocce alla base della Spia dei Camosci; 5) Prestare attenzione al tratto di sottile crestina detritica marcia fra Antecima e Cima;
Come per la salita.
Ambiente selvaggio e assolutamente non frequentato (le 5/6 paginette del "libro" di vetta riportano una o due visite l'anno, nel 2005 addirittura nessuna...). Le difficoltà tecniche si limitano alla placca (se si è sufficientemente sicuri la si può percorrere "camminando" sulla scanalatura) e ad alcuni passaggi di I anche esposto su rocce infide. Attenzione inoltre al notevole sviluppo nonostante i "soli" 1300 metri di dislivello (ore 4.30 in salita e 2.30 in discesa). Abbondante acqua tra pozze e belle cascatelle in tutto il Ciol. Interessante la fioritura (raponzoli!)... Buon divertimento a trovarvi la via :-)
Crestina poco prima dell'anticima. | Spalti e Monfalconi dalla cima. Il Campanile al centro. | Sulla placca presso la Spia dei Camosci. |
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