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![]() Petit e Gran Tournalin (a sinistra) dalla conca di Cheneil |
Regione: Val Aosta (Aosta) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Cervino Provincia: Aosta Punto di partenza: Cheneil (q. 1980 m) - Valtournanche Versante di salita: S-SW Dislivello di salita: 1227 m - Totale: 2450 m Tempo di salita: 2,45 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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La cima del Petit Tournalin, divisa dal Gran Tournalin da una marcata depressione denominata colle del Tournalin, offre uno stupendo balcone sulla rinomata sagoma del monte Cervino e su tutto il massiccio del Monte Rosa. La relazione che segue si riferisce alla salita invernale scialpinistica alla vetta che ricalca abbastanza fedelmente il tracciato estivo solo nel tratto superiore, ovvero nel canalone sotto il colle del Tournalin. Per il tratto inferiore, sopra la conca di Cheneil si tenga conto che il tracciato segue ancor oggi i resti di una mulattiera, voluta da Carrel stesso, che si spinge sino al colle del Tournalin; tale mulattiera è meglio conservata nel tratto inferiore sopra Cheneil per poi divenire meno bella nel tratto superiore ai piedi del Grand Tournalin.
Lasciata l'auto sull'ampio piazzale asfaltato ove termina la strada asfaltata che sale dal Comune di Valtournenche, in base alle condizioni di innevamento, si raggiunge la bella conca di Cheneil seguendo o la strada sterrata posta alla sinistra del piazzale, se innevata, oppure, in caso di scarso innevamento, il sentiero che si imbocca sulla destra del piazzale nei pressi di una costruzione recintata che, attraversato un torrente su un ponte, in pochi minuti di ripidi tornanti ci porta a Cheneil (2.105 m; 15'). Dal pianoro portarsi alla sinistra del piccolo e caratteristico borgo superandolo con un percorso praticamente pianeggiante puntando diritti verso il fondo del vallone sulla sinistra idrografica dello stesso, a margine di un rado boschetto. Superato un grosso masso continuiamo sempre nella medesima direzione sino a superare un piccolo torrentello e giungere nei pressi di un evidente steccato. Da qui il sentiero comincia a salire tutto a mezzacosta con pendenza costante puntando appena oltre il margine di una evidente balza rocciosa che chiude il vallone di Cheneil ad E (2.500 m; 1h). Superatola a mezzacosta su delle cenge esposte con un lungo traverso ascendente in direzione NE si risale su un ampio pianoro ove la pendenza si abbatte notevolmente per un lungo tratto. Effettuando un semicerchio in senso antiorario passiamo accanto ed in mezzo ad alcuni massi più grossi sino a portarci alla base di un ripido canalone che sale verso N tra balze rocciose ripide poste a destra e un costone erboso sulla sinistra oltre il quale si apre il baratro che scende verticale sino alla sottostante conca di Cheneil.
Risalito il canale si esce su un altro ampio pianoro coronato da un stupendo anfiteatro di vette, dal monte Roisetta sulla sinistra alla nostra meta parzialmente nascosta sulla destra da un pendio che dovremo presto risalire. In questo tratto è presente, poco più avanti, un ipotetico bivio: proseguendo diritti lievemente verso N si segue l'itinerario per salire sul monte Roisetta, deviando a destra sul pendio che cala da SW, oltre un tratto più ripido ed una fascia di rocce affioranti, proseguiamo per il colle del Tournalin e la nostra meta (2.600 m; 1h35'). Con poche diagonali ci portiamo su un ampio pianoro inclinato alla base del Petit Tournalin ove, dopo alcuni traversi e un paio di tratti più ripidi, possiamo già ben vedere verso SW lo stretto imbocco del valloncello, incassato fra i costoni del Grand Tournalin sulla sinistra e del Petit Tournalin sulla destra, che conduce sino al colle del Tournalin ancora nascosto alla nostra vista. Mutando la direzione della nostra traccia e puntando ora direttamente all'imbocco del valloncello passiamo sulla destra di una gobba tondeggiante (che ci dovremo ricordare in discesa per un bel pendio da fare in discesa). Imboccato il valloncello lo si risale facilmente nel suo fondo, notando che appena oltre l'imbocco si allarga immediatamente, per tutto il tratto inferiore sino nel punto in cui effettua una piega decisa verso S per chiudersi ripido sotto il colle. A tal punto spostandoci decisi sul lato destro idrografico del valloncello risaliamo dapprima con alcune diagonali il ripido pendio che scede dalla cresta del Grand Tournalin sino a raggiungere sostanzialmente la medesima quota del colle del Tournalin, quindi effettuando un deciso taglio verso SW raggiungiamo un piccolo pianoro posto poche decine di metri sotto il colle (3.100 m; 2h20'). Con un ampio semicerchio in senso orario si evita una piccola depressione e ci si porta sul versante N del Petit Tournalin la cui vetta è ormai posta a soli 100 m sopra le nostre teste. Effettuando alcune diagonali ed un traverso per risalire il bel pendio inclinato di fronte a noi giungiamo su una sorta di spalla N della nostra cima, da cui con altre poche diagonali recuperiamo il filo di cresta che conduce in breve alla vetta del Petit Tournalin ove troviamo una malandata croce lignea sopra un ometto di pietre (3.207 m; 2h45').
Come per la salita.
La salita di questa vetta può essere compiuta sia in estate che in presenza di neve, ovviamente a seconda delle condizioni varierà l'attrezzatura necessaria, preferendo in caso di neve gli sci o le racchette da neve. Si consideri che la quota relativamente elevata presuppone il fatto di un adeguato abbigliamento.
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Il piccolo abitato di Cheneil | Verso il valloncello che conduce al colle | Sulla cima |
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