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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Croda Rossa Provincia: Belluno Punto di partenza: Strada per il Rif. Ra Stua, parcheggio a q. 1547 m Versante di salita: NNE Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 2100 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Marcata elevazione della dorsale del Col Bechei, nell’angolo più meridionale del gruppo della Croda Rossa d’Ampezzo. La sua sagoma arrotondata sembra quasi stare in bilico sulla sottostante Val di Fanes, e la parete SE si erge impetuosa sopra le scenografiche cascate del rio omonimo. Caratterizzato da numerose stratificazioni, che si diramano a ventaglio da sinistra verso l’alto formando una serie di cenge e tetti strapiombanti,
Dal parcheggio (tab.) per strada forestale si scende alla Casera d´Antruiles (q. 1525 m), al bordo di un vasto pascolo. Dietro la casera si prende il sentiero segnato non numerato (tab.) che sale, prima nel bosco e poi più ripido fra mughi e detriti, lungo la valle Ruoibes de Fora. Per essa si giunge al vasto catino erboso e sassoso tra il Taé e il Col Bechei.
Volgendo lo sguardo alla cima, si può continuare in due modi: sul lato destro del catino, portandosi per tracce verso una fascia di terreno detritico ripido e instabile, non molto impegnativo, che si supera uscendo in cresta e seguendo poi la dorsale. Più alpinistico è traversare la distesa di blocchi che si allunga verso l’antistante Taburlo, superare una trincea di roccia chiara e portarsi ai piedi di una rampa inclinata, sul bordo di una placconata liscia. Si sale per la rampa (I), si scavalca l’anticima per tracce e lungo un friabile canale (I) ci si raccorda alla normale poco sotto la cima.
Oltre alla via di salita, è possibile una remunerativa variante. Tornati sulla dorsale pascoliva toccata in salita, si prosegue lungo la cresta degli Spalti di Col Bechei, per pascoli cosparsi di rocce. Superando in salita un breve diedro roccioso (I) e in discesa una paretina esposta, ma non molto impegnativa (I), si scende sul ghiaione che termina nel catino del Taé, dove si incrocia il sentiero del Bechei.
Il Taé, sulla cui vetta campeggiano pochi resti di un avamposto della Grande Guerra, offre una bella visuale su Col Bechei, Lavinores, Fanes, Valon Bianco, Taburlo, Col Rosà, Tofane, Pomagagnon, per un arco di 360 gradi. E´ sicuramente una delle cime più belle e selvagge del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
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