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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Antelao Sorapis Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. Faloria (q. 2127 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 750 m - Totale: 1500 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate - primo autunno |
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La Punta Nera è la più alta e massiccia elevazione della "Diramazione Ampezzana" del gruppo del Sorapis. La diramazione inizia al Valico sora la Cengia del Banco, e prima di esaurirsi sopra il Passo Tre Croci, si articola in diverse elevazioni, panoramiche e tutte poco visitate: la Croda Rotta, la Zesta, le Cime del Laudo E ed O, le Cime di Marcoira NE e SO, alle quali si aggiunge l’Anticima di Marcoira. Salita per la prima volta dalla guida Alessandro Lacedelli in solitaria intorno al 1876, la Punta Nera offre una via normale alpinistica, abbastanza breve e molto piacevole, ma comunque da non sottovalutare.
Si sale da Cortina d´Ampezzo in funivia in due tronchi al Rifugio Faloria. Il Rifugio stesso si può raggiungere a piedi in vari modi: dal Passo Tre Croci (q. 1805 m) per carrareccia e sentiero 213 (ore 2,15); dal km 129 della SR 48 delle Dolomiti, a Rio Gère (q. 1698 m) per carrareccia segnavia 212 (ore 2,00); da Cortina - Baita Fràina (q. 1304 m) per carrareccia e sentiero segnavia 214-223-213 (ore 3,30).
Per il sentiero segnavia 213 si raggiunge piacevolmente l´erbosa e panoramica Forcella Faloria (q. 2309 m.). Da qui per il ripido e franoso sentiero segnavia 215 si sale verso la Sella di Punta Nera (q. 2738 m), stretta incisione tra le Crepedeles e i Tondi di Sorapis. Ci si ferma 15 m circa prima della Sella, in versante Faloria. Poco sotto un antro si nota un muretto inclinato con piccoli ma sicuri appigli. Lo si sale in diagonale verso destra (10 m, I, esposto), per portarsi su una cengia (ometto, vecchio chiodo) che entra a sinistra in un canalino di sfasciumi. Il canalino porta sul filo di cresta, presso uno spuntone (ometto), evitando il primo impegnativo tratto della cresta tra la Sella e il primo ometto. Su per la cresta, facile, sino ad una terrazza di ghiaie. Si mira ad un canale a sinistra (I). Per rocce friabili ma gradinate, cenge e tracce sempre indicate da ometti, si prosegue sino all’esiguo spiazzo della vetta.
Come per la salita.
Usufruendo degli impianti sciistici di Faloria, il dislivello per l´ascensione è abbastanza contenuto. In vetta, dalla quale si gode un ampio panorama su Cortina, San Vito (distesi 1600-1800 m più in basso) e le loro montagne, sarà facile trovarsi in solitudine assoluta. I “puristi”, comunque, possono salire anche dal Passo Tre Croci attraverso Tardeiba: in questo caso il dislivello si attesta sui 1050 m., e l’ascesa richiede 3,30 ore circa.
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