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Tracciato della via di salita |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Catinaccio Provincia: Trento Punto di partenza: Rif. Gardeccia (q. 1950 m) Versante di salita: NNW Dislivello di salita: 350 m - Totale: 700 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Torre poco frequentata dei Dirupi di Larsec (Gruppo del Catinaccio); è stata salita per la prima volta solo nel 2003 dalla guida fassana Gino Battisti; prima nessuno se n’era accorto forse perché essendo addossata alla parete ovest del Campanile Gardeccia non è ben visibile da Gardeccia.
Dal Rifugio Gardeccia (facilmente raggiungibile con i pulmini navetta da Pera di Fassa) si prende il sentiero per il Passo delle Scalette e dopo appena 5 minuti di cammino si trova, grosso modo in corrispondenza del ghiaione che scende tra la Guglia del Rifugio e il Campanile Gardeccia, un ometto di sassi; lì si abbandona il sentiero e si risale il ghiaione seguendo la traccia di sentiero (qualche raro ometto di sassi). La direzione è la gola tra le suddette torri. Arrivati in corrispondenza dell’attacco della via “Malgari” della Guglia del Rifugio, si nota a destra una cengia; la si segue e si è subito all’attacco ( 40 minuti da Gardeccia).
La via segue costantemente per quattro tiri lo spigolo NNW per poi traversare con un tiro per la parete W fin sotto vetta. I primi tre tiri seguono le debolezze dello spigolo con difficoltà III/III+ tranne un paio di passaggi appena più difficili. Alla fine del terzo tiro si sosta sotto una nicchia gialla, la si aggira a destra per poi seguire sempre lo spigolo fino allo spit posto all’uscita di una lama staccata (IV). Da qui si traversa in bella esposizione salendo verso destra fino ad imbucare un caminetto che si spenge giusto sotto vetta (IV). Roccia buona. Il nome della via è "Via delle tose"
Dalla vetta ci si cala in doppia verso E (faccia verso il Campanile Gardeccia) in modo da raggiungere un forcellino con un enorme sasso incastrato. Poi si fanno due doppie verso N (faccia verso il canalone da dove siamo arrivati. Si arriva poco sopra l’attacco della via “Malgari” alla Guglia del Rifugio. Tutti i tiri e le soste sono attrezzate a spit.
Bellissima cima e bellissima via attrezzata ineccepibilmente. Per chi non ama fare le code sulle torri del Sella o su quelle del Vajolet.
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