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La via di salita vista dalla P.ta Gnifetti |
Regione: Val Aosta (Aosta)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa Provincia: Aosta Punto di partenza: Arrivo funivia Passo dei Salati (q. 2938 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1590 m - Totale: 3180 m Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 930 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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Il Lyskamm Orientale è il più elevato delle due cime gemelle, collegate attraverso la Sella dei Lyskamm (Silberbast) a 4.417 metri da oltre 1 km di aerea cresta glaciale a filo tra due poderosi e ripidissimi versanti: la verticale bastionata rocciosa alta oltre 300 metri sul versante meridionale che s’innalza dal sottostante Ghiacciaio del Lys occidentale e l’enorme parete glaciale alta oltre 1.000 m sul severo versante settentrionale che sovrasta i poderosi crepacci e labirinti di seracchi dello svizzero Grenzgletscher. E’ proprio questa lunga cresta che si sviluppa per oltre 4 km, dall’occidentale colle del Felik all’orientale colle del Lys, a rendere famose ed ambite le vette dei due Lyskamm: è descritta, dai più, come una tra le più belle traversate di cresta delle Alpi ed essendoci arrivato ad un passo, sulla vetta del Lyskamm Orientale, vi posso assicurare che tutto ciò è la pura e semplice verità, se sulla vetta del Cervino sembra di essere in volo quassù si ha la costante sensazione di camminare su una sinuosa fune invisibile che ti regala emozioni a 360°, anche sotto i propri piedi. La fama sinistra di questa cresta è tuttavia inscindibilmente legata alle poderose cornici che si formano sul versante meridionale della cresta sommitale in alcuni casi anche doppie o triple ed alte più di 10 metri; il cedimento di tali cornici sono state responsabili della maggior parte degli incidenti mortali accaduti su queste due cime.
Il Passo dei Salati è raggiungibile in funivia sia da Alagna che da Gressoney. A seconda della propria comodità si può utilizzare indifferentemente l´ uno o l´ altro impianto. NOTA del 01/07/2010 : recentemente è stato aperto un nuovo troncone di funivia che dal Passo dei Salati porta direttamente al Ghiacciaio di Indren, accorciando notevolmente l´ avvicinamento. Dal Passo dei Salati si prende la traccia segnalata che risale le pendici meridionali dello Stolemberg per poi contornarne il versante West (tratti attrezzati con canaponi). Scesi al Colle delle Pisse, per sfasciumi si risale a Punta Indren, dove arrivava la funivia di Alagna, ora chiusa. Seguendo i numerosi ometti, si attraversa la pietraia di grossi blocchi e rocce raggiungendo il Ghiacciaio di Indren in forte regresso. Con parcorso ad arco ci si porta alla base dello sperone che vi si affonda e per tracce di sentiero alternate a tratti attrezzati con canaponi e scalini, si sbuca sul pianoro soprastante, da dove è ben visibile la Capanna Gnifetti, che si raggiunge attraversando il Ghiacciaio del Garstelet e superando un ultimo tratto attrezzato
Percorrendo l’ampia linea che solitamente traccia il ghiacciaio del Garstelet al margine meridionale dello Sperone roccioso che sostiene il Rifugio Gnifetti, si risale il ghiacciaio del Lys superando un paio di pendii più ripidi accanto alle seraccate del versante settentrionale della Piramide Vincent sino a giungere accanto al Balmenhorn, posto alla nostra destra nel senso di salita, sulla punta del quale sorge la bronzea statua del Cristo delle Vette. A questo punto, ormai in vista del Colle del Lys, la traccia si biforca: diritti si prosegue per il pianoro del Colle del Lys e quindi in direzione delle punte Doufur, Zumstein, Parrot e Gnifetti ove sorge la Capanna Margherita, a sinistra si punta invece ad un rilievo roccioso che si solleva di alcune decine di metri dal ghiacciaio a breve distanza, sulla destra, del primo ripido tratto della cresta E della nostra meta. Tale evidente rilievo roccioso ha un nome ben preciso da ormai alcuni secoli legato alla Storia Alpinistica della zona ed anche ad un filo di leggenda: Roccia della Scoperta. Imbocchiamo la traccia che si porta alla Roccia della Scoperta, oltre un ampio pianoro crepacciato sino alla base del primo ripido tratto di cresta (4.153 m; 2,15 h). Da qui la via non può più essere sbagliata, percorrendo fedelmente la linea di cresta in direzione della rocciosa vetta che tuttavia ci è ancora nascosta alla visuale. Superato un primo tratto molto pendente esattamente sul filo di cresta, si scavalca una piccola crepaccia terminale all’incirca a metà della salita e si giunge su un tratto sostanzialmente pianeggiate dell’affilatissima cresta dal quale è finalmente visibile tutto il rimanente tratto di salita sino alla vetta. Alla nostra destra scende il ripido ed impressionante versante settentrionale del Lyskamm orientale che appare come un orrido scivolo ad oltre 60° di pendenza, mentre sulla sinistra abbiamo un pendio ancora più ripido ma molto più breve che cala sino al ghiacciaio sottostante. Percorriamo il tratto pianeggiante dell’affilata crestina, inizialmente sul versante italiano poi, poco oltre ci portiamo sul versante svizzero per evitare le enormi cornici che di aggettano verso SE. E’ questo forse il tratto più esposto, affilato e delicato dell’intera salita (4.300 m; 2,45 h´). Superato tale tratto siamo su un punto più largo ma sempre molto esposto sul ripido versante settentrionale, dal quale si vede bene l’ultima lunga rampa di salita che conduce in vetta; a partire da questo tratto sino in cima ci terremo sempre sul versante settentrionale a parecchia distanza dal filo di cresta poiché è proprio da qui che si staccano le maggiori cornici sul versante meridionale. Portandoci alla base del ripido pendio glaciale soprastante scavalchiamo un’altra piccola crepacciata e cominciamo la faticosa risalita di questo tratto di cresta che raggiunge punte di pendenza di 50°; ci circonda un panorama mozzafiato ed impressionante composto per la maggior parte dal vuoto. Poco prima del tratto roccioso che contraddistingue la vetta del Lyskamm Orientale, sulla quale vi è posta una croce metallica, il pendio si fa più dolce in corrispondenza di una marcata deviazione verso W della linea di cresta. Percorriamo ancora questo bellissimo tratto ove possiamo intravedere sulla sinistra della cresta rocciosa, il lontano Cervino e Monte Bianco sino a giungere alla base delle roccette, facili ma non troppo, da superare per giungere sul punto più elevato del Lyskamm Orientale (4.527 m; 3,30 h).
Come per la salita.
Il periodo consigliato per la salita è quello estivo, legato solitamente all’apertura degli impianti di risalita di Gressoney-Staffal che permettono agevolmente di raggiungere i Rifugi Mantova e Gnifetti. Unico dato essenziale da tenere bene in conto è quello di avventurarsi nella salita in condizioni di assenza di vento e con meteo al bello stabile in quanto la tipologia di salita, per la quasi totalità in cresta sui margini di ripidissimi versanti, non consente di poter facilmente rimediare ad eventuali errori o cadute provocate da sbilanciamenti eolici.
Lungo la cresta orientale | Presso la piccola croce di vetta | Tratto iniziale verso la cima W |
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