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![]() Vista della cima |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Levanne Provincia: Estero Punto di partenza: L´Ecot Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 7,00 h - Totale: 11,00 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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Gita di due giorni nel Parco francese della Vanoise, sulle Alpi Graie. La Levanna Centrale è la più elevata delle tre Levanne e la sua salita, da questo versante, abbastanza facile rispetto alle sue forme affilate, anche se piuttosto noiosa sviluppandosi su rocce rotte e mobili, e sicuramente meno interessante della vicina Levanna Occidentale raggiungibile dal Rif. Carro. Ma su questo itinerario non si incontrerà praticamente nessuno... La tenda la si monta nel pianoro delle sorgenti dell´Arc (nel parco è concesso solo il bivacco alpinistico, vale a dire che la tenda dovrebbe essere montata dopo il tramonto e smontata prima dell´alba, ma con un po´ di buon senso la si può tranquillamente montare e lasciare per tutto il giorno in qualche punto appartato, magari dietro un grosso masso, e comunque almeno ai margini del pianoro invero molto frequentato come meta a sè stante dagli escursionisti francesi giornalieri).
La località di partenza è L´Ecot, nel vallone laterale dell´Arc che si diparte da Bonneval (raggiungibile da Torino per il Passo del Moncenisio e risalendo tutta la valle dell´Arc). Ampi parcheggi all´inizio del Parco, comunque sempre affollati. A piedi si percorre tutto il vallone dell´Arc su sterrata, chiusa al traffico, che sale dolcemente ma lungamente. A La Duis si lascia il sentiero per il rif. Carro sulla sinistra e si risale il costolone su buon sentiero assolato fino al pianoro delle sorgenti dell´Arc.
Il giorno seguente si segue la parte terminale del vallone fin sotto la morena che scende dalla Levanna, e la risale faticosamente; si mette piede così sui resti del ghiacciaio che si aggira sulla destra puntando all´evidente costone detritico sovrastante. Questo è interrotto da alcune fasce rocciose che comunque si superano direttamente. La risalita del costone detritico è abbastanza faticosa e richiede attenzione data l´esposizione a occidente (rocce verglassate al mattino) e la mobilità dei massi, soprattutto nella parte terminale della salita quando la pendenza si fa notevole. La cima è a pochi metri dalla cresta di confine sulla sinistra rispetto alla costa detritica che giunge fin qui.
Come per la salita.
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