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verso la cima Valmedan |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica Provincia: Udine Punto di partenza: Rivalpo, chiesa di San Martino (q. 931 m) Versante di salita: S-SW Dislivello di salita: 880 m - Totale: 1760 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: tarda primavera estate |
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La cima Valmedan non è facilmente raggiungibile sia per la presenza di una gigantesca popolazione di mughi sia per la neve che qui si deposita fino a primavera inoltrata. Il percorso dal prato sopra la Casera Cucco alla cima è privo di traccia, segnavia od ometti. La scelta del percorso migliore è quindi del tutto soggettiva, dipende dalla personale abilità ad arrampicarsi sui mughi.
Da Tolmezzo si prosegue per Cedarchis. A Cedarchis si volta a destra per Paularo e poi dopo circa 6 km si volta a sinistra per Rivalpo. A Rivalpo si volta subito a destra per la chiesa di San Martino (q.931 m) ove si parcheggia.
Dietro la chiesa si prende l´asfaltata coincidente con il sentiero CAI 409. Si segue il 409 su strada che sale a tornanti e dopo circa un´ora si arriva presso la Malga Valmedan di sotto (q. 1465 m). Si supera la casera e dopo altri 20 minuti l´asfaltata termina presso un bivio ove una tabella indica di voltare a sinistra per Malga Cucco di Sopra con il tempo di 0,30 ore. Si segue il sentiero sulla larga sterrata per circa 20 minuti. Quando la Casera diventa visibile ma prima di arrivare ad essa si abbandona il sentiero per salire a destra su un prato aperto e solare privo di vegetazione. Si sale sul prato che dopo 15 minuti termina su una insellatura tra due versanti (q. 1676 m). Qui si volta a destra sul versante Sud della Cima Valmedan mirando intuitivamente a quella che sembra la nostra Cima. Si passa accanto ad una tabella commemorativa di un cacciatore ivi ferito nel 1975. Si sale ripidamente dentro un labirinto di mughi che impediscono il passaggio senza alcuna traccia visibile. La fascia di mughi si estende lungo tutto il crinale fino alla sommità della cupola terminale ove si fuoriesce dopo circa un´ora e mezza dalla partenza dal prato sottostante. Sulla prima cima della lunga cresta sommitale ( q.1801 m. ) un piccolo spiazzo erboso consente una rapida sosta. Poco più avanti si erge la cima più alta ( q.1816 m. ). Panorama estesissimo a 360 gradi, migliore di quello dal Monte Cucco e dal Tersadia.
Come per la salita.
La salita alla cima è stata fatta con i ramponi utili ma comunque sprofondanti nella neve soffice lungo tutta la salita e sul filo di cresta sommitale in esposizione sul versante Nord del monte.
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