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Il Monte Rai e il Monte Cornizzolo, dal Corno Birone |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Triangolo Lariano Provincia: Lecco Punto di partenza: San Martino, Valmadrera (q. 320 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1185 m - Totale: 2370 m Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: autunno o primavera |
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Bella e facile traversata di tre cime, in assenza di neve è fattibile anche d’inverno. Con diverse varianti di salita e di discesa è anche molto frequentata. Da San Martino il versante E del Corno Birone che è la prima meta, appare molto impervio. Invero sono presenti diversi sentieri segnalati alla portata di escursionisti esperti che permettono di raggiungere questa prima vetta senza particolari difficoltà. Quello proposto qui di seguito prende avvio dal Santuario Madonna di San Martino ed è segnalato come “Sentiero Dario e William, Corno Birone”. Sono presenti cartelli con questa scritta ad ogni bivio e numerosi segnavia fino in vetta, ma il sentiero traversa pendii e avvallamenti abbastanza scoscesi, con tratti rocciosi ripidi dove bisogna appoggiare le mani ed è quindi sconsigliato a chi non è esperto di questi percorsi (difficoltà: EE/EE+). Il sentiero, sempre segnalato da cartelli e segnavia, che dalla vetta del Corno Birone conduce al Monte Rai e al Monte Cornizzolo è elementare (difficoltà: E), come pure la discesa dalla Bocchetta di San Miro e per la Val Molinata.
Le immagini della relazione: Corno Birone – da S. Martino, possono fornire utili indicazioni.
Da Lecco e dintorni si raggiunge la cittadina di Valmadrera e si sale al cimitero comunale in via Mons. A. Pozzi. Si lascia l’auto nel parcheggio (gratuito) di fianco al cimitero, sotto il Santuario Madonna di San Martino.
Dal parcheggio è ben visibile sia il Santuario Madonna di San Martino sia la nostra prima meta, il Corno Birone. S’imbocca quindi la stradina acciottolata che sale al santuario, poi lungo le gradinate a destra del campanile. Al loro termine si continua per prati e terrazzamenti sostenuti da muri in sassi. Il sentiero inizia poi a salire più ripido nel rado bosco e di seguito si arriva ad un trivio, dove si prende a destra.
Si prosegue a lungo sul sentiero pietroso, sempre con bella vista sulla nostra meta e sulla città, seguendo sempre ai vari bivi i cartelli del Sentiero Dario e William. Dopo aver traversato sotto le rocce verticali della cresta E della montagna, si arriva all’inizio dello stretto canale che divide il corno dalla cresta precitata. Qui il sentiero risale una costa rocciosa a destra del canale e sbuca sul filo della cresta E.
Da questa prospettiva appare ben evidente la cengia erbosa che taglia trasversalmente il versante NE del corno. Si prosegue quindi lungo il sentiero che va ad imboccare questa cengia, larga e mai esposta in condizioni normali. La si risale fino a raggiungere l’alta croce sulla vetta del Corno Birone (q. 1116 m).
Seguendo il sentiero verso W ci si abbassa leggermente, poi si risale la china che in breve conduce ad una larga sella sulla cresta E del Monte Rai (q. 1259 m). Per il larghissimo pendio erboso di questa dorsale si arriva sulla seconda vetta. Panorama molto esteso che comprende anche i laghi della Brianza.
Da qui si scende l’ampia dorsale W fino a raggiungere, su prati o su di una stradina sterrata, il Rifugio SEC Marisa Consigliere (q. 1110 m).
Di fronte al rifugio c’è una pista molto ampia che risale la dorsale prativa E/NE del Monte Cornizzolo (q. 1240 m) e in breve si raggiunge anche questa terza vetta.
Tempi di percorrenza approssimativi:
dalla partenza al Corno Birone, h 2.15
dal Corno Birone al Monte Rai, h 0.30
dal Monte Rai al Monte Cornizzolo, h 1.00
discesa dal Monte Cornizzolo a San Martino, passando dalla Bocchetta di San Miro e la Val Molinata, h 2.45
Abbiamo almeno 2 possibilità.
1) Come per la salita.
2) Dalla Bocchetta di San Miro (q. 1181 m), situata sulla cresta NW del Monte Rai e poi per la Val Molinata (difficoltà: E).
Dal Monte Cornizzolo si ritorna al Rifugio Consigliere e da qui s’imbocca la stradina sterrata che traversa in leggera salita il versante W del Monte Rai. Per raggiungere la Bocchetta di San Miro bisogna prestare un po´ di attenzione perché, attualmente, i cartelli sulla strada sono divelti. Ad ogni modo, dal rifugio si percorre la stradina per circa 20 minuti. Quindi, ben prima di raggiungere l’antiestetica torre delle telecomunicazioni, in un tratto pianeggiante della stradina, c’è un bivio con alcuni sentieri. Si sale a destra una labile traccia nel sottobosco di una pineta e dopo una trentina di metri si raggiunge la Bocchetta di San Miro, contrassegnata da cartelli. In inverno questi cartelli sono ben visibili anche dalla stradina sterrata. Da qui si segue il sentiero segnalato per: S. Tomaso e Valmadrera.
Si scende la Val Molinata su sentiero pietroso nel rado bosco, si passa dalla località Cascina Rotta e si scende a lungo, seguendo sempre le indicazioni precitate. Si arriva poi ad un bivio, dove si tralascia a sinistra il sentiero per S. Tomaso e si prende a destra quello per S. Martino e S. Pietro, sempre segnalato da cartelli. Di seguito si guada il piccolo torrente della valle e poco più avanti si arriva ad un altro bivio. Si prende a destra, in leggera salita, seguendo le indicazioni: Sentiero Luisin S. Pietro. Si prosegue in una traversata con tratti altalenanti, poi si scende ripidamente, ci si ricollega con il sentiero di salita e si ritorna a San Martino.
Attenzione, d’inverno la Val Molinata è costantemente all’ombra e la neve permane. Se non c’è una traccia, non è semplice individuare il sentiero.
Il Rifugio Consigliere d’inverno è aperto il mercoledì e la domenica. È molto frequentato, pranzo eccellente e prezzi modici.
In salita, verso il Corno Birone | Panorama dalla vetta del Monte Rai | In giallo la stradina che conduce alla Bocchetta di San Miro |
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