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Il M. Limidario, dalla stradina tra Le Biuse e l’Alpe Spoccia |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Laurasca Provincia: Verbania Punto di partenza: Cavaglio (q. 501 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: da maggio a novembre |
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Si trova sulla catena di confine tra Italia e Svizzera, 5 km a W del Lago Maggiore. È una meta molto frequentata, in particolare dalla Svizzera, sia per la facilità di accesso sia per l’esteso panorama. Dall’Italia lo è molto di meno, dato che lo sviluppo e il dislivello sono maggiori e di norma si parte da Spoccia. La via normale proposta prende invece avvio da Cavaglio in Valle Cannobina, un borgo che conserva tipici e caratteristici angoli antichi con le case addossate le une alle altre, separate da stupende e ripide gradinate in pietra. Tuttavia, lo sviluppo tra andata e ritorno è di circa 17 km e il dislivello è considerevole, l’itinerario è quindi riservato ad escursionisti avvezzi alla fatica.
Le uniche difficoltà, seppure molto relative, sono concentrate in un tratto attrezzato con catene che precede di una cinquantina di metri l’alta croce di vetta. In condizioni normali è solamente un passaggio un po´ esposto, senza difficoltà tecniche. Ma bisogna aggirare sul versante N un tratto di cresta affilata dove la neve autunnale permane, in tarda stagione è quindi utile avere al seguito i ramponi e prestarci le dovute attenzioni, in quanto i paletti che sostengono le catene sono inclinati e malfermi (vedi 2a immagine di dettaglio).
Dalla partenza fino in vetta l’itinerario è segnalato da cartelli e segnavia.
Da Cannobio sul Lago Maggiore si risale la Valle Cannobina fino a Cavaglio, il primo paese di questa valle, che si raggiunge dopo aver attraversato un ponte di circa 100 m di altezza sul torrente Cannobino. All’entrata di questo piccolo paese a destra c’è la chiesa e a sinistra un ampio parcheggio (attualmente gratuito) dove lasciare l’auto.
Di fronte alla chiesa ci sono diversi cartelli indicatori che riportano tra l’altro le mete che ci interessano: Olzeno h 1.25, Le Biuse h 2.10 e Limidario h 5.00. Si risalgono quindi i gradini a sinistra della chiesa, si passa sotto il portico di una casa, poi inizia una serie di gradinate che serpeggiano tra le case e al loro termine si entra subito nel bosco (cartelli e segnavia).
Si sale su mulattiera con numerose svolte e dopo circa 30/35 minuti di cammino, si tralasciano alcune frecce che indicano di svoltare a sinistra e poco più avanti si arriva ad un bivio poco evidente e non segnalato. Ad ogni modo non è difficile da individuare, in quanto a destra del sentiero c’è una fontanella e sulla sinistra, a circa 25 metri di distanza, una vecchia stalla.
Pochi metri prima della fontanella bisogna svoltare a destra. Se si osserva attentamente, ad una quindicina di metri di distanza c’è un masso con un segnavia. Si sale quindi in questa direzione, sempre nel bosco, dove si alternano tratti di sentiero ricoperto da fogliame ad altri dove è ancora presente una bella mulattiera. Si sale a lungo e con numerose svolte, i segnavia sono sporadici ma il tracciato è sempre individuabile. Si oltrepassano alcuni cartelli indicatori e più in alto si arriva ad un bivio con una stradina asfaltata.
Da qui in avanti si segue sempre questa stradina, in parte asfaltata e in parte sterrata, che sale ai Monti Olzeno (q. 1061 m), Le Biuse (q. 1274 m) dove c’è il Rifugio delle Nevi e prosegue fino all’Alpe di Spoccia (q. 1555 m), per terminare poco più avanti al valico di Catta Margugna (q. 1565 m). Seguendo ora le indicazioni dei cartelli, si prende a destra il sentiero che in breve conduce al Bivacco Alpe Quadra (q. 1604 m), sempre aperto, ubicato presso l’alpe omonimo.
Si sale a sinistra del bivacco e sempre a sinistra si supera il dosso erboso soprastante, i segnavia sono sporadici ma presenti. Si prosegue seguendo la traccia che s’innalza in direzione NNE, con un percorso a semicerchio da sinistra verso destra, fino a raggiungere la cresta W del Monte Limidario. Il sentiero si mantiene sempre un poco a destra del filo di cresta, senza particolare esposizione. Alcuni passaggi sono attrezzati con catene, ma in condizioni normali si può fare a meno di utilizzarle.
Si sale fino a raggiungere una selletta sulla cresta W, ad una cinquantina di metri lineari o poco più dalla vetta. Qui la cresta si adagia e bisogna affrontare il tratto attrezzato con catene come citato nell’introduzione, l’unico che si affronta sul versante N della cresta, ma lo si può anche bypassare a destra del filo di cresta, con attenzione, su ripidi prati. Superato questo tratto di una quindicina di metri, in breve si arriva in vetta.
Come per la salita.
In salita | A sinistra il tratto attrezzato con catene che precede la vetta | Panorama di vetta, verso NE |
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