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Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Estere Svizzere Provincia: Estero Punto di partenza: P.so del Sempione (q. 2005 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 675 m - Totale: 1350 m Tempo di salita: 2,3 h - Totale: 4,3 h Periodo consigliato: estate |
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Muoversi lungo i territori ad ovest del Simplonpass ha un sapore strano ed affascinante allo stesso tempo. Solitudine e silenzio sono i padroni incontrastati di uno spazio immenso che conduce il pensiero ai grandi altipiani della Mongolia. Si cammina per ore lungo solchi vallivi e pianori arsi dal sole e battuti dal vento incontrando rari viandanti che sciolgono un po' l'inquietudine che si respira sempre in quegli ambienti desolati. Le cime che qui si innalzano a balze non sono mai ostili come le vette che caratterizzano il versante orientale. Come se l'arteria stradale che a duemila e cinque metri d'altitudine funge da spartiacque tra Alpi Pennine e Alpi Lepontine, rimarchi in maniera netta e decisiva anche la morfologia del territorio.
Autostrada A26 direzione Nord fino a Domodossola e da qui proseguire direzione Passo del Sempione che si raggiunge dopo 18 chilometri dalla frontiera di Gondo in territorio elvetico. Al Passo ampia possibilità di parcheggiare.
Al passo del Sempione si parcheggia gratuitamente sul lato dell'Hotel Monte Leone, una costruzione bassa con torre circolare di colore rosa. Passando proprio a fianco della costruzione sul lato sud si intercetta una scalinata in pietra che conduce dapprima ad un laghetto e poi seguendo indistintamente uno dei tracciati che aggirano o risalgono i numerosi dossi,si attraversa la zona a torbiera fino ad innestarci su un largo sentiero che si segue verso destra e che con una piccola rampa adduce alle severe e bellissime baite di Hopsche (q. 2030 m) che affacciano su un grazioso lago. Appena dopo le baite si prende la rampa che sale a sinistra e si prosegue su buon sentiero. Qui il panorama sulla Nord del Fletschhorn e sul gruppo Leone/Terrarossa è stupendo. Il sentiero prosegue in traverso verso sinistra fino ad un grosso masso con un cartello che indica una deviazione a destra. Il sentiero in questo tratto è un po' più ripido ma sempre molto agevole e perviene ad un laghetto e da qui si prende a sinistra percorrendo un lungo traverso in moderata pendenza fino ad un risalto che si supera con ripide svolte. Superato questo acrocoro si entra nell'ampio vallone delimitato a nord dalla doppia cima del Tochuhorn ed a Sud dal lungo crestone degli Straffelgrat. Si continua in ambiente aperto e suggestivo lungo un vasto altipiano che si percorre con pendenze mai impegnative e su largo e comodo sentiero fino ad UndreRossusee, un laghetto spesso secco in tarda stagione. Da questo punto, contraddistinto anche da una palina, ci si indirizza cercando di seguire una traccia di sentiero verso un panettone assai pronunciato (quotato m 2595) che si lascia asinistra. Si prosegue su terreno ondulato verso lo specchio lacustre dell'ObreRossusee anch'esso spesso secco, puntando dritti al crestone sulla cui sinistra si eleva la punta dell'Arezhorn. Per raggiungerla è consigliabile raggiungere l'estremità destra del crestone che si risale faticosamente su tracce discontinue per poi ritrovare un sentiero più marcato sulla cresta che con pendenza moderata condurrà alla vetta. Il panorama dalla cima dell'Arezhorn è superbo: sotto di noi, quasi a precipizio, si individua la strada del Sempione e Briga. Di fronte, oltre la massiccia mole del Tochuhorn, si staglia il gruppo Leone/Terrarossa. Verso nord appaiono le montagne rosse della Saflishtal di Rosswald con il Fulhorn e le due vette della Huwetz. Più a nord ancora lo sguardo è attratto dalle grandi vette dell'Aletschhorne del Finsteraarhorn. Verso ovest compaiono i colossi del Dom e del Weisshorn ed infine a sud il Fletschhorn con il suo impressionante versante Nord. Ad Ovest, quasi incombente su di noi prevale la cupola ondulata del re di questo lembo di territorio silenzioso: lo Spitzhorli.
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario di salita. Alternative di discesa: si può evitare di ripercorrere la dorsale est e scendere diretti dal ripidissimo versante Sud destreggiandosi tra fine detrito. Oppure si può raggiungere la vetta dello Spitzhorli tramite una delicata cresta (EE) di blocchi instabili. Dalla cima di quest'ultimo si scende agevolmente su ripido sentiero verso la Usseri Nanzlicke e da qui raggiungere facilmente l'UndreRossusee e l'itinerario di salita.
Difficoltà EE solo per la cresta verso l'eventuale Spitzhorli.
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