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Il Dosso Cornin, da ESE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Alpe Pesciola (q. 1960 m) Versante di salita: NE-E Dislivello di salita: 830 m - Totale: 1660 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,15 h Periodo consigliato: da giugno a ottobre |
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Si eleva con una bella piramide rocciosa sulla catena che divide la Valle Grosina Occidentale dalla Valtellina. È una meta molto frequentata, sia per la facilità di accesso che per l’esteso panorama. La via normale si svolge dalla cresta NE e per l’ultimo tratto facile della cresta E. Le altre creste presentano brevi tratti di arrampicata, la NW e la E sono di difficoltà PD; mentre la S è più impegnativa AD.
Riguardo la segnaletica: dall’alpe Pesciola fino in vetta tutti i sentieri sono sprovvisti di segnavia ma il loro tracciato è sempre ben evidente e tutti i bivi sono segnalati da cartelli.
Le immagini della relazione Dosso Campesello possono fornire utili indicazioni.
Dalla superstrada Tirano-Bormio uscire a Grosotto-Grosio. Davanti al palazzo del municipio di Grosotto salire la via Roma che è lunga circa 120 m e all’incrocio prendere a sinistra la via Patrioti. Seguirla per circa 250 m in leggera discesa fino ad arrivare alla chiesa di Sant’Eusebio che rimane sulla destra. Difronte alla chiesa imboccare a destra la via Roggiale e subito dopo svoltare a sinistra, contornando la chiesa, un cartello sulla destra riporta “Alpe Piana”. La strada compie ora un percorso a semicerchio di circa 300 m, da sinistra verso destra. Quindi, tralasciare a sinistra la deviazione per S. Martino e Roncale e pochi metri più in alto prendere, sempre a sinistra, la strada con indicazioni per Alpe Piana e Campiano.
La carrozzabile sale stretta e asfaltata, passa sotto la chiesa di San Sebastiano (q. 764 m) e più avanti c’è un bivio. Qui bisogna imboccare con una curva a gomito a sinistra la strada con cartello per Campiano, Loriana e Pesciola; ai successivi bivi seguire sempre le indicazioni per quest’ultima località. Da Loriana (q. 1575 m) la strada diventa sterrata, con il fondo in discrete condizioni. Proseguire fino all’alpe Pesciola (q. 1960 m), dove la sterrata termina e c’è uno slargo adibito a parcheggio. Da Grosotto a Pesciola prevedere circa 30/35 minuti.
Per transitare su questa stradina c’è l’obbligo di permesso (€ 1,00), disponibile al distributore automatico ubicato nel piazzale del municipio, lato via Roma. Oppure lo si può acquistare al bar il Giorno che si trova all’angolo tra la via Roma e la via Statale, o in altri bar del paese.
Circa 30 m dopo la baita di Pesciola c’è un cartello che riporta la località dove ci troviamo e l’indicazione per: incrocio Sentiero Italia h 0.30. La traccia sale in un rado bosco di conifere in direzione SW. Se si osserva sulla destra, in alcuni punti si intravvede tra gli alberi la piramide del Dosso Cornin. All’incrocio con il Sentiero Italia si prende a destra una larga pista sterrata con le indicazioni per Alpe di Piana, Alpe Guinzana e Malghera.
Si segue questa pista pianeggiante o in lieve discesa per meno di 10 minuti e si arriva al bivio dove è stata ripresa l’immagine principale di questa relazione. In pratica ci si trova all’inizio del vasto avvallamento compreso tra il Dosso Arlate a sinistra e la cresta E del Dosso Cornin a destra. Il bivio è ben segnalato da cartelli, si abbandona la pista sulla destra e s’imbocca, a sinistra, una mulattiera acciottolata con le solite indicazioni per Alpe Piana, Alpe Guinzana e Malghera.
La mulattiera poco dopo traversa a destra in un rado bosco di larici e poi per prati aggira la cresta E del Dosso Cornin. Dalla sommità di questi prati è ben evidente la cresta NE che bisogna raggiungere, si segue quindi il sentiero in falsopiano per non più di 5 minuti, fino ad un bivio segnalato. Qui si prende a sinistra per Dos Cornin e poco più avanti si attraversa quasi in piano la conca compresa tra le creste E e NE (vedi 1a immagine di dettaglio).
Poi il sentiero inizia a salire in obliquo, da sinistra verso destra, il pendio erboso alla base della cresta NE. Dopo questo traverso si prosegue con numerose svolte, fino ad arrivare a pochi metri dalla cresta. Da qui si segue il sentiero che traversa per prati, ben al disotto della dorsale.
Al termine dei prati il sentiero traversa a sinistra sul pendio detritico che permette di accedere alla parte alta della cresta E. La traccia prosegue lungo questa cresta, un poco a destra del filo. Si entra in questo modo nel corridoio pietroso situato tra le due creste di salita (vedi 2a immagine di dettaglio). Da ultimo si risale il pendio erboso a sinistra della rocciosa cresta E, fino in vetta.
Come per la salita.
Nella conca compresa tra le creste E e NE | Nel corridoio pietroso tra le due creste di salita | Panorama di vetta, verso SW |
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