Monte Pettini - 2932 m

È la massima elevazione della catena che si trova tra gli invasi artificiali del Lago di Livigno e quelli di Cancano e che divide la Valle Alpisella a N dalle Valli Pila e Pettini a S. La via normale si svolge lungo la Cresta SE che non presenta particolari difficoltà. L´itinerario al disopra dell´altipiano erboso è senza traccia e senza segnali ma facilmente individuabile a vista. Anche i ripidi e faticosi pendii erbosi di accesso alla cresta, in condizioni normali, sono alla portata di ogni buon escursionista. Panorama molto esteso e rinomato.

Dal Passo di Foscagno (q. 2291 m) si scende con alcuni tornanti al ponte del Rez (q. 2023 m) allo sbocco della Vallaccia. Di seguito, venti metri prima di entrare nel tunnel paravalanghe che conduce a Trepalle, s´imbocca a destra e in discesa la via del Pónt. Dopo alcune centinaia di metri si attraversa a sinistra un ponte, poi si passa di fianco a una chiesetta che si lascia sulla destra e in salita si arriva a uno stop, dove c’è un incrocio. Si prende a destra la via Lì Dórna e si prosegue per circa 1 km in discesa, fino a un bivio. Qui si devia a destra sulla via de Pìla che dopo una cinquantina di metri attraversa un ponte e poi sale alle Case di Rodigheir (q. 1993 m). Al termine della strada asfaltata, che nell’ultimo tratto è pianeggiante, non ci sono parcheggi, bisogna lasciare l’auto circa 200 metri prima, in prossimità di una stradina asfaltata che si stacca in salita.

Al termine della strada asfaltata inizia la pista sterrata ciclabile con un tornante destrorso in discesa, si entra in questo modo in Val Pila. All’inizio la pista si mantiene a destra del torrente ma poco dopo, in prossimità di una presa dell’acqua, si attraversa un ponticello in legno e si sale a sinistra del corso d’acqua. La pista prosegue a lungo, sempre in leggera salita, fino ad arrivare a un bivio che si trova una trentina di metri prima del cartello che indica il Passo di Val Trela (q. 2295 m, h 1,00 dalla partenza).
A questo bivio si prende a sinistra il sentiero che traversa pendii erbosi e detritici, sotto una larghissima scogliera irta di pinnacoli. In breve si arriva alla Bocchetta di Valle Lunga (q. 2335 m). Attualmente la bocchetta non è segnalata da cartelli, ma è evidente dato che poi il sentiero inizia a scendere in Valle Pettini.
Quindi, da questa bocchetta si prende verso N un’evidente traccia che supera un dosso roccioso e poi prosegue per prati. Si arriva in questo modo nel vasto altipiano erboso riportato nell’immagine principale. Lo sperone concavo alla base della cresta SE, ben individuabile anche da lontano, lo si aggira a sinistra, utilizzando un sentierino degli animali.
Giunti alla sua sommità, bisogna risalire in linea retta i ripidi prati soprastanti, fino ad arrivare sotto le rocce verticali della cresta. Queste le si aggirano a sinistra, sempre su ripido pendio erboso con qualche roccia, fino ad arrivare sul filo roccioso della cresta SE.
Qui la cresta è affilata e quasi pianeggiante, si segue il filo appoggiando talvolta a sinistra, senza alcuna difficoltà. Nella seconda parte la cresta diventa molto larga ma più ripida. Si sale su terriccio duro, sfasciumi e qualche roccia elementare. Da ultimo, si traversa a destra e in breve si arriva sulla vetta sormontata da alcuni ometti di pietre (h 2.15/2.30 dal Passo di Val Trela).

Come per la salita.
Variante: dalla vetta si scende la parte superiore della Cresta SE e prima di affrontare il tratto affilato della stessa, si scende a destra un larghissimo cono di detriti, ripido ma non troppo. Si scende utilizzando le strisce erbose presenti ai lati del cono, fino ad arrivare nel vasto altipiano erboso dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.

Sulla prima parte della Cresta SE	All’inizio della seconda parte della Cresta SE	Al centro la Cresta SE, dalla vetta

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