|
|
|
L’itinerario per la Cima Scarpacò (zoom da SE, dal Lago Vedretta) |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Trento Punto di partenza: Rifugio Cornisello (q. 2120 m) Versante di salita: ESE-SW Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: estate |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
La Cima Scarpacò in linea retta si trova 3 km a NE della Cima Presanella. È un importante nodo orografico formato da tre creste che delimitano altrettanti versanti. Quelli NW e NE presentano due pareti alte più di 500 m, separate dall’impegnativa e frastagliata Cresta N che è considerata la più bella ascensione su roccia dal Rifugio Denza. Un quadro degno di una montagna maestosa, ben individuabile dalla strada tra il Passo del Tonale e Vermiglio. Il versante meridionale è invece meno imponente, formato da detriti e rocce accatastate. La via normale si svolge per l’appunto da questo versante e più precisamente: da SE fino al Passo delle Marmotte, poi ESE ed infine per l’ultimo tratto della Cresta SW. Le difficoltà alpinistiche, molto relative, circa 20 metri di I°, sono circoscritte all’impennata di quest’ultimo tratto di cresta. Panorama circolare eccezionale.
Ecco alcune indicazioni per chi intende raggiungere la Cima Scarpacò con questo itinerario:
- Il periodo migliore per affrontare l’ascesa è l’inizio estate, quando i pendii detritici al disopra del Passo delle Marmotte sono ancora ben innevati e quindi il percorso è più celere e meno faticoso.
- Dal Rifugio Cornisello al Lago Vedretta l’itinerario è segnalato da cartelli e segnavia. Da questo lago fino al Passo delle Marmotte è segnalato esclusivamente da numerosi ometti di pietre e dal passo alla vetta sempre da ometti di pietre, abbastanza frequenti.
- In presenza di neve, piccozza e ramponi sono chiaramente indispensabili, in particolare i ramponi.
Da Madonna di Campiglio si scende a S. Antonio di Mavignola. Al termine di questo abitato, seguendo le indicazioni per Val Nambrone, s’imbocca la stradina interamente asfaltata ma stretta e senza protezioni che risale la valle fino all’ampio parcheggio che precede il Rifugio Cornisello. Dal parcheggio, su stradina sterrata, in circa 5 minuti di cammino si arriva al rifugio.
Dal Rifugio Cornisello si sale lungo la stradina sterrata che si stacca dietro il rifugio. Al primo tornante si tralascia a destra il sentiero 239A che scende ai Laghi di Cornisello e si prosegue fino al termine di questa sterrata, cioè poco più avanti del terzo tornante. Da qui, tralasciando il sentiero per il Lago Nero e seguendo le indicazioni, si scende 20 metri sulla destra e si prende il sentiero, all’inizio un poco altalenante ma poi largo e pianeggiante, che traversa a mezzacosta i versanti S e poi W dei Laghi di Cornisello.
In questo modo si arriva nei pressi di Malga Cornisello. Si seguono ora, in direzione W, le indicazioni del cartello: 239 Lago Vedretta h 1,30. Si sale poco a sinistra di un torrente che non è l’emissario del Lago Vedretta (non si sale a destra del torrente come indicato erroneamente sulla carta della Tabacco). Più in alto i segnavia portano ad attraversare questo torrente e a risalire un lungo e ripido pendio, al cui termine si arriva al Lago Vedretta (q. 2612 m). Qui terminano i segnavia.
Si attraversa il lago sul basso muretto di contenimento, senza difficoltà. Seguendo poi i numerosi ometti di pietre, si prosegue lungo il pendio soprastante l’invaso e con un percorso a semicerchio, da destra verso sinistra, si arriva all’ampia sella del Passo delle Marmotte (q. 2878 m) che si trova esattamente a N del Lago Vedretta. Da questo passo (vedi 1a immagine di dettaglio), si seguono gli ometti di pietre e si percorre quasi in piano l’ampia cresta su cui ci si trova, in direzione della nostra meta che da qui non si vede perchè rimane nascosta dietro la sua anticima. Al termine di questa cresta si perde una ventina di metri di dislivello e poi si inizia a risalire il ripido pendio della costola rocciosa che si stacca verso S e che ha origine direttamente dall’anticima E della Scarpacò.
Si punta a sinistra dell’anticima, verso una bocchetta sormontata da un alto omino di pietre ben visibile anche da lontano perché si staglia contro il cielo. Raggiunta questa bocchetta che il mio altimetro quota 3085 m (vedi 2a immagine di dettaglio), senza perdere quota e senza difficoltà si sale in obliquo l’ultimo pendio al cui termine si arriva sulla cresta SW della Scarpacò, alla base dell’impennata finale. Anche qui sono presenti i soliti ometti di pietre. Si risale ora un ripido canaletto roccioso (I°), posizionato poco a destra del filo di cresta e in breve si arriva sulla vetta.
Come per la salita.
Immagine ripresa al Passo delle Marmotte | Immagine ripresa alla Bocchetta con ometto di pietre (q. 3085 m) | Stupendo panorama di vetta |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
Montura Pantalone Vertigo |
Karpos Storm Sz Pnt |