Monte Mater - 2416 m

In linea retta si trova 6 km ad W della città di Chiavenna. È una montagna poco frequentata, con un lungo e faticoso itinerario di avvicinamento, affatto banale, riservata quindi ad escursionisti veramente esperti.
Dalla partenza fino alla località Alpe Calones (q. 1407 m) si seguono stradine montane e sentieri segnalati che a volte le intersecano e ne accorciano il percorso. Al disopra di questo alpe bisogna salire a vista lungo il boschivo Dosso Cigolino. Qui le tracce sono discontinue, mai segnalate e spesso si perdono nei fastidiosi cespugli del sottobosco, fino alla (q. 2189 m), dove si riesce ad individuare per la prima volta la vetta (vedi immagine principale). Lungo la cresta finale bisogna superare un intaglio esposto (II°). Bel panorama sulle cime della regione e dell’Alto Lario.

Da Chiavenna (SO) si prosegue sulla strada per il Passo dello Spluga fino a S. Giacomo Filippo. Qui si devia a sinistra per Olmo e si sale fino alla località Cascine, in corrispondenza di un tornante destrorso, dove si stacca la strada per Sommarovina. Si parcheggia negli appositi slarghi al termine del tornante.

Dal parcheggio si segue la strada segnalata per Sommarovina, vietata al transito dei veicoli non autorizzati. Dopo aver oltrepassato una galleria artificiale paramassi in breve si arriva ad una sbarra. Poco più avanti si imbocca a destra un sentiero segnalato che accorcia il percorso della strada. Percorredolo fino al suo termine si arriva a Sommarovina (q. 956 m). Si sale tra le case di questa località e seguendo un cartello che riporta le indicazioni per Cigolino, poco sopra si arriva a Tecciali (q. 1035 m). Si prosegue a lungo verso sinistra, seguendo le indicazioni per Cigolino, traversando per prati.
Dopo un tratto roccioso pianeggiante protetto da barriere metalliche, si arriva ad un trivio segnalato da cartelli. Si prende a destra, per Cigolino 0,05 Pratomorello 0,30 Alpe Calones 0.50. Si prosegue verso le baite di Cigolino, poi verso sinistra si va ad intersecare una stradina con il fondo cementato (che sale dal paese di Mese). Giunti di fianco alla Cappella del Gruppo Alpini di Mese, in una zona libera da alberi, alzando lo sguardo in direzione del Monte Mater si può individuare la nostra prima meta, la (q. 2189 m) con un evidente ometto di pietre sulla cima. Questa sommità sarà il punto di riferimento durante tutta l’ascesa del Dosso Cigolino.
Proseguendo poi lungo la strada oppure sui sentieri segnalati che ne accorciano il percorso si arriva a Carlino (q. 1335 m) e poi a Calones (q. 1407 m), dove tutto termina: strada, sentieri, segnavia. Bisogna allora salire sul dosso boschivo soprastante, cercando tracce discontinue che si mantengono lungo la cresta spartiacque o poco a destra della stessa. Per un lungo tratto la cresta ricoperta di larici con qualche roccia sale con moderata pendenza. Poi, dopo aver superato una breve colata di detriti, diventa più ripida. Si prosegue tra cespugli, massi e larici sempre più radi, fino a raggiungere la precitata (q. 2189 m).
La cresta finale inizialmente è pianeggiante, poi diventa più ripida ma elementare fino alla sommità che precede l’intaglio. Quest’ultimo lo si supera scendendo un canaletto (II°) alto 10/12 m. posizionato poco a destra del filo di cresta (eventualmente per i meno esperti portare corda ed imbrago). Giunti alla base, si traversa a destra una breve placca rocciosa e poi si arrampicano le ripide ma facili (I°) rocce del filo di cresta, fino a raggiungere la larga vetta a forma semicircolare.

Come per la salita.

Lungo il Dosso Cigolino	L’intaglio, visto da N	Panorama di vetta, a centro immagine Chiavenna

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