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Becco d´Aquila e Punta del Nevaio con il Monte Agnèr alle spalle. |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Frassenè (q. 1100 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1428 m - Totale: 2900 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 10,30 h Periodo consigliato: Estate |
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Questa cima si trova a sud del Monte Agnèr e insieme alla cima della Punta del Nevaio sono definite le guardie dell’Agnèr, viste da sud sembrano due gendarmi posti al suo cospetto. Il primo salitore è Giovanni De Col nel lontano 11 settembre 1933, attraverso la via dello spigolo sud est (passaggi di IV), questo itinerario si usa ancora come via di arrampicata ed è definita anch’essa una via normale. La via relazionata qui viene abitualmente usata come via di discesa, ma non supera il III grado, diventando la via più facile per salire sulla cima del Becco d’Aquila.
Da Agordo prendete per passo Cereda Fiera di Primiero; dopo Voltago Agordino si sale verso Frassenè; arrivati al centro del paese, all´altezza della farmacia, si gira a destra e si seguono le indicazioni su piccoli cartelli per rifugio Scarpa, fino all´ultimo parcheggio adiacente alla sbarra verde che blocca la strada alle auto per salire al rifugio.
Dal parcheggio del Rif. Scarpa salite per la strada vietata alle auto.
Dopo 50 metri dalla sbarra verde girate a destra per il vecchio sentiero.
Dopo 500 metri circa si trovano appesi a dei larici i cartelli gialli indicanti Malga Agnèr; seguite l’evidente sentiero; qui si trovano pochi bolli rossi ma ad ogni incrocio ci sono i cartelli gialli; seguite sempre i cartelli indicanti Malga Agnèr.
Dopo 15 minuti circa dal cartello di Pian di Zoppei (q. 1496 m) è necessario fare attenzione, c’è una stradina sulla sinistra con paletti di ferro, che porta alla Malga Agnèr De Inte; seguite questa, ignorando il sentiero che procede dritto.
Giungete alla Malga Agnèr De Inte o di Dentro (circa 1.15h dal parcheggio).
Dalla malga seguite la traccia del sentiero posta appena sopra le rovine adiacenti, che porta verso est ad una piccola vasca quadrata di cemento; da qui seguite il sentiero 769 in salita fino al Col Colander dove troverete la segnaletica.
Seguite il sentiero per Monte Agnèr e Biv. Biasin (la normale vecchia).
Appena sopra la rampa erbosa, il sentiero si divide: uno con bolli giallo-rossi sale sul Monte Agnèr; l´altro è il sentiero Miniussi, segnato con bolli rossi, che va a est (segnalati con delle frecce su due sassi e un cartello di legno).
Salite verso il Monte Agnèr seguendo i segni gialli fino ad arrivare in linea con il canale che sta dietro la punta del Becco d’Aquila, questo largo solco lo separa dalla cima del Monte Agnèr a quota 2300 m circa.
In questo punto il sentiero con bolli gialli si stacca verso est dall’attacco della via, ma resta ugualmente il modo più facile per l’avvicinamento (2.30h dalla Malga Agnèr de Inte).
Dal sentiero scendete di quota di 30 m circa, attraversate la rampa rocciosa fino alla cengia posta sotto il largo canale di divisione con il Monte Agnèr (I passaggi di II).
Salite il canale 60 m a sinistra e poi spostatevi a destra del canale e salite altri 30 m (II).
Qui troverete una doppia su due chiodi, dalla doppia risalite a sinistra per altri 40 m fino alla forcella, alla sinistra della forcella c’è la calata da 30 m su clessidra per il ritorno (I per 10 m poi II con passaggi di III).
Dalla forcella salite la parete alla vostra destra aggirando alla sua destra un masso, appena sopra andate a sinistra dove troverete la doppia per la calata da 30 m per arrivare alla forcella (II).
Da qui salite 40 m senza via obbligata fino a due massi che fanno da vetta al Becco d’Aquila (I), il masso di destra è alto 4 m circa e sopra di esso si trova il piccolo ometto di vetta.
Al centro dei due massi si trova un cordino su clessidra che può essere utilizzato per fare una calata fino alla doppia che porterà sopra la forcella (1.45 h dal sentiero, III).
Come per la salita.
Via da non sottovalutare per l’ambiente severo in cui si trova e per le nebbie improvvise che sono caratteristiche di questa zona soprattutto d’estate, le calate sono da 30 m, si possono usare per assicurarsi durante la salita e ci si può aiutare con qualche friend. Quando salite per il sentiero, fate attenzione a non prendere i canali precedenti a quello indicato, bisogna salire fino ad essere in linea con il canale che sta dietro il Becco d’Aquila. Si può raggiungere l’attacco anche dal Rifugio Scarpa–Gurekian attraverso il sentiero Miniussi.
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