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Panorama dalla cima |
Regione: Lombardia (Lecco)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Premana Loc. Giabbio (q. 750 m) Versante di salita: W-N Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: primavera-estate-autunno |
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Elevazione poco significativa posta all'estremità N della cresta che parte dalla Costa del Dente (q. 2020 m), posta poco sopra il rifugio Santa Rita. La via più facile di salita è la breve cresta S, dove si scavalca una prima elevazione e non presenta particolari difficoltà, è un po' esposto sul versante W e i cespugli bassi ostacolano il cammino e coprono la minuscola traccia.
Da Milano percorrere la SS36 fino a Lecco, poi seguire le indicazione per la Valsassina e una volta arrivati, scendere fino a Taceno, che volendo si può raggiungere anche salendo da Bellano. Da qui seguire le indicazioni per Premana, passando i comuni di Margno, Crandola Valsassina e Casargo si arriva al ponte sul fiume Varrone, qui svoltare a destra, scendere qualche metro e dopo poco si arriva a Giabbio (q. 750 m), l'area industriale di Premana, dove sono presenti dei parcheggi.
Dopo aver parcheggiato la macchina, continuiamo lungo la strada asfaltata fino al ponte, una volta superato ci dirigiamo in direzione E seguendo le indicazioni per il rifugio Casera Vecchia di Varrone lungo la stretta stradina sterrata. Dopo qualche chilometro raggiungiamo l'alpe Forni (q. 1100 m), la superiamo e continuiamo lungo la strada passando anche l'alpe Vegessa, qui poi la strada si stringe molto e diventa più dissestata. Continuiamo nel bosco in leggera pendenza fino a quando la valle finisce con un balzo roccioso, qui la strada diventa molto ripida e con qualche tornante ci portiamo nei pressi del rifugio Casera (q. 1678 m). Poco prima di arrivare, al bivio seguiamo le indicazioni per il rifugio Santa Rita, svoltando a destra lungo una mulattiera. Continuiamo per qualche centinaia di metri e una volta giunti in un canalone, svoltiamo a destra seguendo una traccia evidente, però con molti arbusti ai lati che danno un po' fastidio. Arrivati nei pressi di una baita la si supera stando tra i prati, senza una vera traccia e andiamo un prendere un sentiero un po' più evidente che ci porta alla sella posta alla base della corta cresta S del pizzo del Dente. La traccia però finisce qualche metro prima della sella, quindi cercando il passaggio migliore, tra i molti cespugli si incomincia a salire la cresta, elementare e comoda fino all'anticima. Da qui si scende qualche metro che è un po' esposto verso W e stando sul versante E, si sale cercando la via migliore tra gli alberelli fino alla sommità del pizzo del Dente (q. 1889 m), dove però non ci attende nulla.
Come per la salita.
Dalla cima bel panorama sulle vette circostanti, dal Legnone al pizzo dei Tre Signori. Consigliato il prolungamento al Rif. Santa Rita lungo la cresta e passando per la Costa del Dente (q. 2020 m), o stando in basso intercettando la mulattiera.
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