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Ometto del Sas Piz |
Regione: Lombardia (Como)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Lepontine - Gruppo Triangolo Lariano Provincia: Como Punto di partenza: Tabbiadello (q. 980 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1180 m - Totale: 2360 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Cima tondeggiante posta all'estremità N della lunga dorsale che sale da Vercana, poi dal Sas Piz la cresta continuerebbe diventando molto più stretta e impegnativa, con direzione NE superando La Corvegia (q. 2282) e il Sasso Bianco (q. 2397 m) fino ad arrivare al Sasso Canale (q. 2411 m). La via normale qui proposta percorre quasi interamente la dorsale fino in cima ed è classificabile E, fino al Motto della Croce (q. 1887 m) la salita è elementare, su un comodo sentiero, poi diventa più ripido e stretto lungo una traccia poco marcata, ma è comunque facile.
Da Milano percorrere la SS36 fino a poco oltre il trivio Fuentes, poi svoltare leggermente a sinistra e imboccare la SS340dir, oltrepassando i comuni di Sorico e Gera Lario, prima di arrivare a Domaso, svoltare a destra seguendo le indicazioni per Vercana. Da Vercana incomincia il tratto di strada più difficoltoso, più ripido e stretto ma sempre asfaltato che con vari tornanti porta alla località Tabbiadello (q. 980 m), dove si trova un comodo parcheggio dove lasciare la macchina. Se si proviene da Como percorrere la SS340 fino a Menaggio, poi proseguire lungo la SS340dir fino ad arrivare a Domaso e ricongiungersi con il percorso spiegato prima.
Dal parcheggio di Tabbiadello proseguire lungo la strada asfaltata per qualche centinaio di metri fino alla sua fine in località pighè (q. 1100 m circa). Finita la strada asfaltata ci sono tre possibilità, la prima che è la più semplice consiste nel continuare lungo la strada, che qui diventa sterrata e chiusa al traffico, aggirando la quota 1283 m, sul versante W, la seconda possibilità è stare in cresta, seguendo una labile traccia e scavalcando la quota 1283 m, per poi scendere alla bocchetta di Graglio che divide la quota dalla dorsale che continua a N. Invece la terza possibilità consiste nel seguire un sentiero che aggira la quota a E, e ricongiungersi alla strada sempre alla bocchetta, dove è anche presente una fontana. Dalla bocchetta di Graglio proseguire o lungo la strada o lungo il sentiero fino ad arrivare all'alpe Graglio (q. 1420 m). Da qui si segue il sentiero in direzione N, stando un po' più sotto del filo di cresta che si guadagna poco dopo (q. 1650 circa). Da qui si segue la banale cresta fino ad arrivare alla cima del Motto della Croce (q. 1887 m), dove troviamo un ometto di sassi. Dal Motto della Croce proseguire lungo un tratto pianeggiante, fino a un bivio, qui ci teniamo in cresta, dove il sentiero diventa molto ripido e facendo un po' di attenzione, dopo 300 metri di dislivello scarsi arriviamo in cima al Sas Piz (q. 2141 m) dove ci attende un piccolo omino di pietre.
Come per la salita.
Escursione fattibile tutto l'anno anche se in estate, essendo tutta esposta a S e senza alberi, il caldo si fa sentire, mentre in inverno, se c'è neve, l'ultimo pezzo diventa un po' più difficile. Dalla cima panorama spettacolare soprattutto sul lago di Como, quasi migliore del vicino Monte Berlinghera, più famoso e più frequentato.
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