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Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Passo Spluga (q. 2115 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 830 m - Totale: 1660 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate |
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Le due vette citate rappresentando di fatto due elevazioni che sorgono sulla cresta Est che culmina al Pizzo Tambò, una via alternativa quindi alla via normale anche per chi volesse proseguire e raggiungere verso questa vetta. La descrizione qui riportata non prosegue sino al Tambò; si ferma al Lattenhorn.
Dalla SS36 proseguiamo in direzione del Passo Spluga e parcheggiamo negli ampi spazi antistanti la frontiera.
Dal parcheggio, ci portiamo sul retro della casa di frontiera, verso l´evidente sentiero ove troviamo il cartello che ci indica la partenza per il Pizzo Tambò. Seguiamo questo sentiero, sempre ben evidente e corredato da ometti e bolli rossi, che sale con pendenza abbastanza costante. Nel momento in cui a quota circa 2500mt il sentiero proseguirebbe in falso piano addentrandosi nel vallone e tagliando le pendici del Tamborello, lo abbandoniamo ed attacchiamo, senza traccia obbligata (si vede comunque una traccia che si stacca dal sentiero principale e che ci porta in cresta), la cresta alla nostra dx, che senza particolari complessità ci conduce in vetta al Tamborello, ove c´è un ometto di vetta. Da qui proseguiamo lungo la cresta, che diviene un pò più complessa con un paio di passaggi delicati che richiedono sicuramente attenzione; pur tuttavia avendo sempre la possibilità di spostarsi alternativamente sul versante sx o dx della cresta stessa a seconda della via migliore che si individua, sino a giungere alla seconda vetta, il Latterhorn, ove troviamo due grossi ometti a poca distanza. In prossimità della vetta la cresta diviene molto più comoda e ampia.
Come per la salita.
Divertente escursione in cresta, mai troppo difficile, tuttavia richiede assenza di vertigini e un pò di dimestichezza con semplice arrampicata e disarrampicata. Segnalo che la roccia sulla cresta è ottima, solida negli appigli e ottimo grip per i piedi.
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