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L’elementare cresta NE della Cima Lorchen |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Bolzano Punto di partenza: Lago Fontana Bianca (q. 1879 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 1470 m - Totale: 2940 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: estate |
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Si trova sulla catena principale che dal Cevedale volge verso oriente. Il cocuzzolo sommitale è sorretto da vaste pietraie e non ha quindi interesse alpinistico, ma ha notevole importanza topografica, in quanto da essa si staccano due diramazioni. La prima in direzione NE, verso la Cima Gioveretto e l’Orecchia di Lepre. La seconda verso SSE, in direzione della Cima Sternai.
È un bellissimo punto panoramico sulle cime del gruppo e oltre ma viene raggiunta quasi esclusivamente nell’ascesa alla Cima Sternai, dato che la via normale di quest’ultima passa dalla Lorchen.
La salita non presenta particolari difficoltà, tranne un singolo passaggio di II° di circa 5/6 m, posto all’inizio della cresta rocciosa che in passato delimitava a NE la Vedretta Fontana Bianca (da valutare se portare o meno la corda) poi facile cresta e distese di detriti. Il ghiacciaio che fino a pochi decenni fa ammantava l’intero circo tra la Lorchen e la Sternai e raggiungeva la cresta spartiacque, si è ormai smembrato in sottili placche di ghiaccio vivo che si stanno estinguendo.
Da Merano e dintorni si seguono le indicazioni per Val d’Ultimo (Ultental). Si risale tutta la valle, su strada asfaltata, fino al grande parcheggio (attualmente gratuito) presente al Lago Fontana Bianca (q. 1879 m).
Dal parcheggio si seguono le indicazioni per Rifugio Canziani al Lago Verde (segnavia 140) e si traversa in leggera pendenza un magnifico bosco di larici, in direzione SW. Poi si prende quota più ripidamente sul fianco destro della valle, con numerose svolte. Si sale a destra della piccola cascata formata dall’emissario del lago e più in alto ci si immette in una stradina sterrata che termina al Rifugio Canziani (q. 2561 m), circa h 1.15/1.30
Dal rifugio s’imbocca il sentiero segnalato che traversa a mezza costa sopra il lago e poi sale con moderata pendenza fino a raggiunge una vasta conca di detriti. Qui si tralasciano i segnavia per la Cima Gioveretto e si devia a sinistra (indicazioni per Cima Sternai o Hintere Eggen-Spitze). Nel prosieguo si affronta un dosso formato da blocchi rocciosi di varie dimensioni e si arriva ad un vasto pianoro. Dopo averlo attraversato si riprende a guadagnare quota su di un cono di detriti, a destra del caratteristico spuntone roccioso che in passato delimitava le due fronti del ghiacciaio. Si prosegue più ripidamente lungo una costola rocciosa e si arriva ad una spalla panoramica dalla quale si dominano i resti del ghiacciaio sottostante e, dove terminano i segnavia, dato che da qui in poi si può scegliere a piacimento che via seguire.
In effetti, non essendo più praticabile il ghiacciaio, la traccia prosegue a destra (ometti di pietre), in direzione NW, e poco sopra, alla base della cresta che qui è rocciosa, si affronta il passaggio più impegnativo dell’intera ascesa, un risalto quasi verticale che da lontano appare alto una ventina di metri ma che in effetti presenta solo 5/6 metri un po’ impegnativi (II°). Poi si sale seguendo gli ometti e senza difficoltà. La cresta diventa sempre più larga fino a spegnersi contro la cresta NE della Cima Lorchen, per la quale si sale in vetta su vaste pietraie (q. 3347 m).
Come per la salita.
In rosso il passaggio di 5/6 m di II° | Panorama di vetta sulla Cima Gioveretto | Panorama di vetta sulla Cima Sternai |
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