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Croda della Calva |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Bolzano Punto di partenza: Rif. Genziana (q. 2040 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 1050 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Questa cima, chiamata anche Kalfanwand, è ben poca cosa se paragonata ai giganti che la circondano. Offre però un bellissimo punto panoramico su tutta la Val Martello, compresa la Zuffalspitze, cima Sternai, e le cime Venezia. La salita è facile e il sentiero sat n. 39 porta direttamente alla cima senza nessuna difficoltà alpinistica. Descriverò, però, una variante di salita un po´ più divertente e meno monotona che chiude, con un piccolo anello, questo panoramico giro.
Si esce dall´autostrada del Brennero a Bolzano sud e ci si dirige verso Merano. Lo si supera e una volta arrivati al paese di Laces, si seguono le indicazioni per la Val Martello fino alla fine della strada asfaltata.
Dal parcheggio si seguono le indicazioni per Malga Borromeo e, una volta superata, si segue il comodo sentiero sat 39. Si supera anche malga Peder e sempre per sentiero 39 si arriva a un bivio posto proprio sotto il Dosso Peder a circa 2480m. Qui il sentiero 39 prenderà a sinistra, ma noi lo ignoriamo e proseguiamo per il sentierino che prosegue dietro i cartelli e che in pochi minuti sale al Dosso Peder (q. 2585m). Raggiunta la cima, caratterizzata da 2 ometti giganti, proseguiamo oltre, seguendo il sentierino e i vari ometti fino a scendere su un pianoro di grossi massi. Di fronte a noi sale l´ampia cresta erbosa SE che dobbiamo seguire senza via segnata. Si risale quindi il prato fino a un grande ometto, lo si supera e qui inizia la parte più divertente. Sempre seguendo in maniera non obbligata la larga cresta, si passa tra massi e piccoli passi di facile arrampicata di I grado (qualche rado ometto) fino a quando ci porta ad un prato poco sotto l´omino di vetta, ben visibile. Da qui, per facili tracce di camosci si arriva intuitivamente alla panoramica e aerea cima.
Per comodo sentiero SAT 39.
Nel periodo invernale questa cima è frequentata per praticare lo scialpinismo (difficoltà MSA)
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