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verso la cima del Pizzoc |
Regione: Veneto (Treviso)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Altipiani Provincia: Treviso Punto di partenza: Parcheggio Borgo Sonego Via Cal Casali Versante di salita: E-NE Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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In questa relazione si descrive la salita al Pizzoc da Fregona - frazione Sonego per sentiero e traccia segnata
Da Vittorio Veneto si segue la statale per Fregona. Da Fregona si prosegue per la Borgata Sonego per una stretta strada asfaltata in salita si arriva ad un bivio e si volta a destra per Via Cal Casali fino al parcheggio posto su una radura con un capitello votivo. Accanto al parcheggio scorre un rivolo con scarsissima acqua in zona denominata Briglie ( dal nome delle banchine di sassi e roccia che servono a rallentare il corso dell´acqua ), poste a quota mt. 576
Dal parcheggio si sale al lato del rivolo e delle briglie tenendosi sulla sinistra risalendo per una stradina sterrata in mezzo al bosco. La salita è relativamente ripida e si sale continuativamente con direzione Madonna dell´Agnellezza ( indicazioni su cartelli affissi sugli alberi). Si arriva ad un pulpito con una grotta ove è posta una statuina della Madonna, luogo di culto e di preghiera. Si prosegue in ripida salita sul sentiero ( qui coincidente con l´Alta Via N. 6 ) che a tratti diviene meno ripido per poi tornare ad una pendenza abbastanza sostenuta. Seguendo sempre le deviazioni e facendo attenzione ai cartelli e alle targhe segnaletiche CAI 980 e AV 6 ( direzione Casere Pizzoc ) si perviene dopo circa un´ora e un quarto su un altura ove il sentiero perde di ripidità per attraversare un prato in piano ma poi riprende subito salendo con la solita pendenza. Si ritorna dentro una zona boscosa e con diverse svolte si giunge infine sulla calotta sommitale da dove si intravede distintamente il Rifugio Città di Vittorio Veneto e più in alto la cima vera e propria costituita da un pianoro molto largo con una croce, cartelli didascalici e tavolini da pic nic. La conca sommitale è decisamente amplissima in quanto trattasi di una ex cava di marna abbandonata e non più in uso.
Come per la salita oppure si scende dalla cima per strada asfaltata e dopo pochi metri di prende sulla destra un sentiero inizialmente privo di segnalazione ma che successivamente reca numerosi cartelli riportanti la denominazione W.B. Berry, dal nome di un tenente inglese abbattuto dalla contraerea tedesca nel 1944. Questo sentiero evita la strada e scende per prati consentendo una panoramica su tutto il percorso, sulle malghe e sulla pianura sottostante. Il Berry va seguito fino ad un bivio ( cartello segnavia CAI 981) ove si volta a sinistra. Si scende quindi ripidamente in zona boscosa e dopo circa venti minuti si perviene alla conca denominata Cadolten ( chiesetta ). Qui si volta a destra e si scende per stradina asfaltata degradando di quota fino a che la strada, dopo lunga discesa, riconduce al parcheggio. In questo modo l´anello si conclude.
il paesaggio dall´ampio pianoro sommitale è notevole ed in lontananza si osservano tutte le cima dell´Alpago ed in lontananza il Duranno, l´Antelao, il Pelmo e le prime cime della catena dolomitica. L´anello proposto è considerato un allenamento e viene percorso da numerosi runners.
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