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Sass dei Camòrz, visto dal Rifugio Scarpa Gurekian. |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Frassenè (q. 1100 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1410 m - Totale: 2850 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate |
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Questa vetta selvaggia e poco frequentata è posizionata a ovest del Monte Agnèr, tra il Campanile San Marco e il Sass dei Gnèi. Pochissime le ripetizioni di questa via, che comunque regala una divertente arrampicata su roccia buona. L´avvicinamento è impegnativo ma i bolli rossi aiutano molto a raggiungere l´attacco. Questa zona del sottogruppo dell’Agnèr, che fa parte delle Pale di San Martino è formata da diversi pinnacoli di roccia. Oltre il Sass dei Camòrz, si trova il Campanile San Marco, il Sass dei Gnèi, Torre Forlì, Campanile Paola e Torre Ilio, questi pinnacoli si trovano al centro, tra il Lasteì d’Agnèr e il Sass de le Caòre.
Da Agordo seguite le indicazioni per passo Cereda- Fiera di Primiero; dopo Voltago Agordino si sale verso Frassenè; arrivati al centro del paese, all’altezza della farmacia, svoltate a destra e seguite le indicazioni su piccoli cartelli per rifugio Scarpa fino all’ultimo parcheggio adiacente alla sbarra verde che blocca la strada alle auto per salire al rifugio. Da qui si può salire per la strada ghiaiosa che va al rifugio Scarpa (1.15 h) oppure, dopo 50 m dalla sbarra verde del parcheggio, si gira a destra per il vecchio sentiero che permette di salire in meno tempo.
Dal Rifugio Scarpa Gurekian seguire la segnaletica per la Ferrata Stella Alpina, appena terminata la prima salita, dopo circa 10 minuti di marcia, alla vostra sinistra, si trova una scritta rossa “CSM” con una freccia, scritta sopra un sasso. Seguite la lieve traccia e i bolli rossi fino ad un torrente in secca, risalitelo e alla sua fine andate a sinistra, seguendo sempre i bolli rossi e non quelli arancioni sbiaditi dal tempo che vi portano verso destra. Appena dentro ad un canale di roccia liscia, con una lapide, salite alla sinistra del canale (30 m, II) qui dentro il canale si trova una doppia per il ritorno. Poi andate prima a sinistra sopra l’erba e sassi, e poi dritti, fino ad un piccolo salto di roccia, lo salite e poi continuate a sinistra, seguendo sempre i bolli rossi, fino ad un terrazzo di sassi (I, passaggi di II con due doppie per il ritorno). Continuate a destra per una terrazza di sassi e poi salite per un canalino stretto in salita. Arrivati a ridosso del canale che divide il Campanile San Marco dal Lastèi d’Agnèr, continuate costeggiando, verso sinistra, la parete sud del Campanile, fino ad una cresta d´erba. Qui scendete nella conca di sassi e poi salite il canale che costeggia la parete ovest fino ad arrivare alla scritta rossa “CSM” con una freccia in su (I, con passaggi di II). L’attacco per salire sul Sass dei Camòrz è sulla parete di fronte alla freccia (2,30 h dal rifugio). Salite appena a sinistra di un diedro, per 30 m, qui trovate due cordini su clessidra per assicurarvi per la salita e per fare le doppie in discesa (II+). Arrivati sotto un antro di roccia arancione, profondo 2 metri, andate a sinistra per 10 m passando attraverso un foro e poi salite attraverso un canalino per 30 m, qui troverete due cordini per assicurarvi (I, passaggio di II+). Poi salite facilmente, fino alla cima senza via obbligata (I, 70 m circa). Incantevole panorama verso le cime a sud e i vari pinnacoli che circondano questa vetta (1,15 h dall’attacco).
Come per la salita.
Vetta isolata e quasi mai frequentata in un ambiente roccioso bellissimo. Il sentiero di avvicinamento fino all’attacco della via è lo stesso del Campanile San Marco, se ben allenati, si possono salire tutti e due in giornata, la relazione la trovate in questo sito. La salita non comporta grosse difficoltà di arrampicata ma non è da sottovalutare, soprattutto per la lunghezza del tragitto e per l’ambiente severo in cui si trova. Questa zona è soggetta a improvvisi annebbiamenti, soprattutto d’estate e durante il tragitto non si trova acqua. Il raggiungimento dell’attacco della via è facilitato dai bolli rossi, tenere presente che sono posizionati molto distanti uno dall’altro e non sempre sono di facile individuazione.
Attacco della via fino all’antro di roccia. | Veduta dalla cima verso sud est. | Ometto di vetta con vista verso est. |
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