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La cima |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Carniche - Gruppo Terze Clap Provincia: Belluno Punto di partenza: Tabià del Rin (q. 1200 m) Versante di salita: S-N Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 1300 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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La Punta Ciadin Alto è la più alta delle varie propaggini rocciose che stanno tra le forcelle omonime: la Ovest e la Est. Zona di confine durante la prima guerra mondiale, il percorso in cresta é molte volte esposto ed aereo e segue i vecchi camminamenti e le postazioni di quel periodo drammatico.
Da Laggio di Cadore si seguono le indicazioni per Sella Ciampigotto e Casera Razzo. Dopo pochi chilometri, superato Laggio, c´è uno spiazzo sulla destra con cartello escursionistico e indicazioni per Bivacco Spagnolli. Qui si parcheggia l´auto.
Seguire le indicazioni, dapprima per comoda strada sterrata e poi per sentiero, fino ad arrivare all´ accogliente e panoramico bivacco Spagnolli (sentiero cai 330). Proprio dietro l´edificio, troviamo le indicazioni per le due forcelle Cadin Alto. Proseguiamo a destra seguendo per forcella Est e risaliamo faticosamente, per tracce e radi ometti, tutto il vallone fino alla forcella interessata. Da qui si prende ad ovest e si segue intuitivamente la cresta, a volte esposta, che con una serie di saliscendi ci conduce alla nostra cima, caratterizzata da una crestina piana di una ventina metri (no croce e no libro di vetta). Ora non ci resta che dirigerci verso la forcella Ovest continuando sempre lungo la cresta che scenda dal Cadin Alto (esposta e con qualche passo di disarrampicata di I/II grado) fino a una selletta. Qui il punto chiave. Si prosegue in orizzontale con passaggio esposto di II e subito dopo si entra in un breve canalino che con un altro passaggio di II ci conduce alla traccia sovrastante. Da qui, per per facile traccia e vari saliscendi, fino alla forcella Ovest (croce in legno).
Dalla Forcella Ciadin Alto Ovest si scende per comodo sentiero cai 330 fino al bivacco chiudento così un l´anello e poi all´auto, ripercorrendo il sentiero di salita.
Percorso in cresta senza particolari difficoltà. Molto panoramico ed aereo, con vista sul Pupera, Crissin, Cridola, Tiarfin, Antelao e tutta la valle del Cadore fino allo Schiara. Vivamente consigliati i ramponi nel periodo che va da novembre fino al disgelo, in quanto diversi tratti del percorso sono rivolti a nord
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