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Vista dal Petit M. Blanc |
Regione: Val Aosta (Aosta)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Monte Bianco Provincia: Aosta Punto di partenza: Sbarra strada Val Veny (q. 1700 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 2200 m - Totale: 4400 m Tempo di salita: 8,45 h - Totale: 12,3 h Periodo consigliato: giugno - agosto |
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Dalla sbarra della strada della Val Veny seguire la strada e il sentiero che la taglia fino al Lago di Combal. Da qui prendere il sentiero che costeggia i pendii erbosi sopra al lago con un'ampia curva verso sinistra. Seguire il sentiero per serpentine sempre più strette, passando per sfasciumi con bolli gialli e sotto la parete del M. Tseuc che si tiene a sinistra. Risalendo la traccia fra gli sfasciumi si attraversa un nevaio perenne con uscita su crepaccetto terminale con cascatella, poi a sinistra per roccette fino ad un nevaio superiore sulla sinistra, seguendo ometti e bolli gialli. Dal nevaio uscire ripidamente su una selletta pianeggiante innevata. Da qui salire a destra per roccette con bolli gialli e paretina con passaggi di I° sotto al Biv. Rainetto, poi per facili roccette al bivacco (3047 m - 3 h).
Via di salita per la parete N-E: dal bivacco risalire la lunga dorsale nevosa che sale al Petit M. Blanc fino alla sella prima delle roccette di vetta (1 h), da qui scendere a sinistra per roccette ed un ripido pendio di neve con una diagonale discendente verso destra che passa nel pendio sovrastante una piccola crepaccia terminale. Ci si abbassa così al ghiacciaio del Petit M. Blanc che si attraversa senza pericolo con un lungo diagonale verso sinistra, restando nella parte alta, dirigendosi verso la cresta est della Trelatete. Al termine del diagonale si sale alla cresta affilata di un enorme crepaccio, da percorrere verso destra, abbandonandola dove si unisce all'altro lato del crepaccio e aggirando il taglio a destra. Si prosegue verso sinistra sul pendio sopra il crepaccio, rimanendo sotto e paralleli alla crepaccia terminale, salendo poi in direzione del punto in cui la crepaccia è chiusa e più stretta, sotto al colle alla base della parete N-E della Trelatete. Superata la terminale si sale al colle e da lì a sinistra si risale la parete N-E sul pendio prima di neve a 30°, poi di ghiaccio con pendenza di 40-45°. Si supera il tratto di ghiaccio con tre tiri di corda (ca. 120 m), uscendo su un pendio nevoso di pendenza decrescente. Si risale il pendio fino alla cresta e, piegando prima a sinistra fino alla cresta E e poi a destra seguendo la cresta E, si giunge alla cima con qualche roccetta affiorante, facendo attenzione alla cornice verso S. Da qui si può traversare per cresta alla vicina cima W di pochi metri più alta.
Dalla cima tornare sulla cresta e discenderla fino all'uscita dalla parete N-E. Da qui scendere a sinistra per la parete N, con su pendii di neve a 40° fin sotto una crepaccia terminale, passando nel punto in cui è chiusa. Piegare quindi a destra verso il colle sotto la parete N-E e scendere alla terminale, come in salita. Poi, anziché tornare alla cresta del crepaccio, traversare in quota e poi salendo verso sinistra il pendio sotto la terminale, fino a ricongiungersi al pendio che scende dal P. M. Blanc, risalirlo e scendere al bivacco. Quindi come per la salita.
Salita di grande soddisfazione, richiede ottimo allenamento e condizioni di ghiaccio, vista grandiosa sul M. Bianco.
Lungo la parete NE |
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