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Regione: Veneto (Verona) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Monti Lessini Provincia: Verona Punto di partenza: Rif. Novezza (q. 1255 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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La Punta Sascaga è una delle numerose elevazioni che compongono la cresta del Monte Baldo, posta poco sopra il Rifugio Telegrafo ed esattamente di fonte alla Punta Telegrafo.
Con l’autostrada A4 o A22, a seconda di dove si proviene, ci dirigiamo verso Affi e iniziamo a percorrere la SP.29 seguendo le indicazioni per monte Baldo ed attraversando il paese di Caprino Veronese. Da qui seguiamo le indicazioni per Spiazzi e Ferrara di Monte Baldo che ci portano a viaggiare sulla SP.8. Oltrepassiamo anche questi due paesi e la SP.8 inizia a risalire verso la seggiovia Pra’ Alpesina (cartelli). Il CAI 657, nostro punto di partenza e sentiero da percorrere, inizia sulla curva a U della strada 300 metri dopo avere oltrepassato il rifugio Novezzina, oppure 500 metri prima di arrivare al grande rifugio Cedroni, piccola piazzola sulla sx, con alcuni posti auto.
Dalla curva a U della SP.8 seguiamo il segnavia CAI 657 e le indicazioni per il Rifugio Telegrafo. Il sentiero si addentra tra praterie, pini mughi e boschi, ai piedi di complesso del Baldo, sempre ottimamente segnato. Quasi al termine della lunga salita, il 657 s’innesta sul 658 a mezzacosta, che proviene dalla nostra sx. Noi teniamo a dx, sempre seguendo le indicazioni per il Rifugio Telegrafo. In breve giungiamo ad un altro bivio a quota circa 2.102 ove vediamo dei cartelli che ci fanno abbandonare il largo sentiero a mezzacosta, che ora prosegue come CAI 651, per restare sul CAI 658 che risale a sinistra in direzione di un grande traliccio della teleferica, indicazioni per il rifugio Telegrafo. Poco dopo troviamo ancora un cartello similare, ma noi continuiamo a salire sino a portarci sulla lunga cresta ove alla nostra dx troviamo la punta Telegrafo, mentre alla nostra sx il nostro obiettivo, la Punta Sascaga. Procediamo quindi a sx e risaliamo la sua breve cresta, tra roccette affioranti, ed in breve, senza difficoltà, siamo alla croce di vetta.
Come per la salita. In alternativa si può decidere di compiere una traversata in cresta toccando anche le vicine Punta Telegrafo, Punta Pettorina e Cima di Valdritta, per poi chiudere l'anello scendendo tramite il sentiero num. 66, che conduce alla malga Novezza e da qui sulla SP8 e quindi alla macchina. Anche in questo caso il tutto è ottimamente segnato.
Escursione abbastanza semplice, non troppo lunga, un piacevole anello adatto a tutte le stagioni. Chiaramente, in caso di neve, con tutta la dovuta attrezzatura del caso (ramponi e piccozza).
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