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Pizzo di Scotes - 2979 m


Relazione della salita - Cima n° 3429


Via Normale Pizzo di Scotes

Il Pizzo di Scotes da NW, dal Pizzo degli Uomini
Regione: Lombardia (SondrioItaliane

Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie

Provincia: Sondrio

Punto di partenza: Agneda (q. 1228 m)

Versante di salita: N

Dislivello di salita: 2000 m - Totale: 4000 m

Tempo di salita: 7,00 h - Totale: 12,30 h

Periodo consigliato: da metà luglio a fine settembre

Punti di appoggio: Rifugio Mambretti (q. 2004 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Difficoltà:   EE - A - I+ - F+ (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 104 – Alpi Orobie Bergamasche 1:50000
Autore: Piero V.  Profilo di Piero V. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 15/08/2020
Data pubblicazione: 20/08/2020
N° di visualizzazioni: 5108
N° voti: 2 - Voto medio: Voto 5 stelle

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Introduzione:

È una delle più belle vette delle Orobie e la quinta per altezza, se si escludono i satelliti della Punta di Scais. Da W e da E si presenta con una larga piramide rocciosa con le creste simmetriche, mentre da nord mostra il suo versante più caratteristico e maestoso, soprattutto quando innevato, la cosiddetta pala, dove si svolge la via normale proposta qui di seguito e sede anche di un impegnativo itinerario sci alpinistico. Stupendo il panorama circolare, su tutte le maggiori vette delle Orobie e su gran parte dell’Arco Alpino. Ecco alcune precisazioni per chi intende raggiungere il Pizzo di Scotes da Agneda:
- L’itinerario è segnalato fino alla base del versante N del Pizzo di Scotes e sfrutta i segnavia che collegano il Rifugio Mambretti in Val di Caronno al Bivacco Corti in Val d’Arigna. Alcuni tratti particolarmente franosi o ripidi che si trovano tra il Passo degli Uomini (sulla cresta W del Pizzo degli Uomini) e la base del versante N dello Scotes, sono attrezzati, bisogna comunque accertarsi della solidità delle catene, dato che alcune viti che le fissano alle rocce sono spezzate.
- Il versante N dello Scotes è abbastanza ripido, franoso e con pendii innevati fino a tarda stagione che richiedono l’utilizzo di piccozza e ramponi, comunque non è particolarmente esposto e si presta a diverse interpretazioni di salita. In effetti appare accessibile anche il settore destro orografico della pala.
- L’itinerario proposto, che si svolge nel settore sinistro orografico della pala, nella parte sommitale offre due differenti ma ravvicinate vie. La prima è quella più interessante e si svolge lungo la cresta NW (passaggi di II°). La seconda, magari da utilizzare in discesa, è più semplice ed è rappresentata da un canaletto in parte detritico e in parte innevato, posizionato a sinistra, salendo, della cresta stessa.
- Includendo il dislivello che si perde nei canaletti sotto la Bocchetta di Scotes e nella loro risalita al ritorno, il dislivello totale in salita è di 2000 metri se affrontato in giornata, è quindi meglio disporre di un adeguato allenamento. Inoltre, bisogna considerare che la presenza di diversi pendii detritici e ghiaiosi, rendono l’ascesa abbastanza faticosa. Probabilmente potrebbe essere più semplice se l’intero pala fosse innevata, quasi certamente sarebbe un pò più esposta ma sicuramente meno faticosa.
- L’immagine principale e la prima di dettaglio della relazione: Pizzo degli Uomini, possono fornire utili indicazioni. La prima raffigura l’itinerario di salita tra i 2 Laghetti del Biorco (o degli Uomini) e il Passo degli Uomini. La seconda raffigura il punto esatto dove si abbandonano i segnavia per il Rifugio Donati e si risale, a destra, inizialmente senza segnavia, il dosso viepiù detritico alla cui sommità si trova una doppia conca dove sono adagiati i 2 Laghetti precitati.
- La corda potrebbe non essere indispensabile ma è meglio averla al seguito.


Accesso:

Provenendo da Morbegno, al termine della tangenziale di Sondrio si prende la strada per Piateda e seguendo i cartelli si sale a Piateda Alta, Pam, Previsdomini, Vedello ed infine Agneda. Da quest’ultima località si prosegue lungo la stradina, ora sterrata, che s’inoltra nella piana del Torrente Caronno, per circa 600 m, fino al parcheggio di un’area picnic. Da qui in avanti vige il divieto di transito per i veicoli non autorizzati. Si potrebbe salire con l’auto lungo la stradina sterrata almeno fin sotto la diga del Lago di Scais, risparmiando circa 180/200 metri di dislivello, ma bisogna munirsi di permesso acquistabile presso il Bar Luna o il Bar Centro di Piateda (€ 5,00). Se si sale con l’auto, da tener presente che questa stradina è ripida, con tornanti molto stretti e con il fondo sconnesso.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio ci s’incammina lungo la stradina sterrata. Il percorso inizialmente è quasi pianeggiante, poi sotto la diga diventa più ripido e al termine di alcuni tornanti si arriva ad un bivio con un sentiero che si stacca sulla sinistra. Qui si abbandona la stradina e si prende il sentiero segnalato per il Rifugio Mambretti. Si attraversa il torrente Caronno sopra un ponte e poi si inizia a salire con numerose svolte nel bosco. Dopo la casa del guardiano della diga si prosegue in piano, a sinistra del Lago di Scais (q. 1500 m). Raggiunte le Case di Scais (q. 1547 m), si seguono le indicazioni di un cartello che indica le Baite Caronno a 0.20 e si prosegue fino all’ampia radura di queste baite (q. 1610 m).
Il sentiero, sempre ben marcato e segnalato, traversa la piana pascoliva, supera in rapida successione due torrenti sopra due ponticelli in legno e poi prosegue a lungo e con numerose svolte su di un dosso con radi larici. Alla sommità di questo dosso e all’aperto si arriva al Rifugio Mambretti (q. 2004 m, h 2,30 dal parcheggio). Seguendo ora le indicazioni di un cartello della GVO per Lago Reguzzo e Rifugio Donati, si sale il ripido prato dietro il rifugio, in direzione NE. All’inizio la traccia è discontinua ma i segnali sui sassi sono ben visibili. Superato il primo pendio la ripidezza diminuisce, si prosegue ora verso destra, su di una costa e ancora lungo i prati.
Seguendo i segnavia si compie poi un traverso altalenante in direzione N, al disotto di un largo risalto della cresta W del Pizzo degli Uomini, ormai al termine dei pascoli. Si prosegue nel traverso che diventa poi ascendente, fino ad arrivare ad un masso che riporta la scritta in giallo R. Donati e il segnavia della GVO (vedi 1a immagine di dettaglio della relazione: Pizzo degli Uomini), a poche decine di metri dal torrente che poco sopra compie una bella cascata. Da questo masso, tralasciando i segnavia che risalgono il ripidissimo versante meridionale del Pizzo Biorco, si svolta a destra (E), in direzione del Pizzo degli Uomini.
Dopo una ventina di metri di salita si ritrovano altri segnavia, di diversi colori: gialli, rossi e gialli, bianchi, che aiutano a risalire un dosso inizialmente erboso poi viepiù detritico, alla cui sommità si trova una doppia conca dove sono adagiati i 2 Laghetti del Biorco o degli Uomini, a circa (q. 2500 m). Nel tratto successivo i segnali sono del tutto assenti, ma l’itinerario da seguire è evidente (vedi immagine principale della relazione: Pizzo degli Uomini), si attraversa il corso d’acqua che collega i 2 laghetti e si risale, verso destra, un ripido pendio di ganda con resti di neve. Più in alto si prosegue su sfasciumi e riappaiono i segnavia per il Bivacco Corti.
Al termine di questa ascesa si arriva su di una specie di largo terrazzamento inclinato, sotto il roccioso versante W del Pizzo degli Uomini. Si traversa ora in piano e in direzione S l’intero pendio, puntando ad un’evidente sella (Passo degli Uomini) sulla cresta W della montagna precitata. Il pendio che precede questo valico è abbastanza ripido e spesso innevato anche a stagione avanzata, al mattino conviene quindi calzare i ramponi. In assenza di neve, sulle rocce di sinistra sono presenti delle catene che aiutano a risalire questo pendio che presenta detriti molto instabili e ghiaie. Raggiunto il Passo degli Uomini, si seguono i segnavia che traversano con andamento altalenante il versante SW del Pizzo degli Uomini.
Alcuni tratti sono attrezzati con catene, ma il traverso non è mai particolarmente esposto. Al suo termine si arriva alla Bocchetta di Scotes, sulla cresta NW del Pizzo di Scotes. Si seguono ancora i segnavia che portano a risalire un breve tratto della cresta e poi immettono, in discesa, in uno stretto e ripido canaletto attrezzato con catene. Segue un traverso a destra leggermente esposto, ma dove sono ancora presenti le catene. Quindi si scende di nuovo un ripido canale detritico, anch’esso attrezzato. Al termine delle catene il canale si allarga. Si prosegue in discesa su detriti, traversando gradualmente verso destra e abbandonando i segnavia, fino ad arrivare, con percorso ben evidente, all’inizio del versante N della nostra montagna (vedi 1a immagine di dettaglio).
Complessivamente nella discesa dei canaletti si perdono circa 120/130 metri di dislivello. Si inizia poi a salire nel settore di centro-destra della pala, su detriti instabili e ghiaie. Si supera un ripido pendio innevato e poi si prosegue per brevi saltelli rocciosi (I/I+), ma principalmente su detriti e ghiaie, puntando alla cresta NW dello Scotes, esattamente a sinistra (S) dei gendarmi che caratterizzano il settore mediano della stessa. Giunti ad un centinaio di metri di dislivello dalla vetta, si può scegliere se arrampicare la bella e affilata cresta NW (II°), fino a quando si spegne contro la detritica ed elementare cresta sommitale, oppure risalire su resti di neve e detriti un ripido ma facile canaletto, fino a raggiungere la piccola croce di legno della vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

NOTA 1
Il Rifugio Mambretti è generalmente chiuso, le chiavi possono essere richieste:
- al CAI sezione di Sondrio tel. 0342 21 43 00
- ai guardiani della diga di Scais tel. 0342 45 25 25
NOTA 2
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vienormali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com


© VieNormali.it

Via Normale Pizzo di Scotes - All’inizio della salita della pala del versante N
Via Normale Pizzo di Scotes - Sulla parte sommitale della cresta N del P. di Scotes, a sinistra il canaletto detritico
Via Normale Pizzo di Scotes - Panorama di vetta, verso SE
All’inizio della salita della pala del versante N Sulla parte sommitale della cresta N del P. di Scotes, a sinistra il canaletto detritico Panorama di vetta, verso SE

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 20/08/2020 dalla redazione di VieNormali.it

  



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