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Il Monte Zucchero, da E |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Sonogno (q. 918 m) Versante di salita: E-SSE Dislivello di salita: 1818 m - Totale: 3636 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 11,00 h Periodo consigliato: dai primi di luglio a metà ottobre |
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Stupenda piramide rocciosa dalle linee eleganti, sulla catena tra le Valli Maggia e Verzasca. Presenta una spaziosa e lunga vetta disseminata da numerosi ometti di pietre, molto elevato ed artistico quello posizionato a sinistra. Molteplici sono gli scenari d’alta montagna offerti dalla Val Verzasca ai quali non si può rimanere indifferenti, ma quello del paese di Sonogno con la sua bella chiesa, sovrastati dalla superba piramide del Monte Zucchero, è sicuramente un quadro da incorniciare.
La via normale proposta dal versante E e per la cresta SSE, non presenta difficoltà particolari ed è alla portata di ogni buon escursionista, inoltre è interamente segnalata dalla partenza alla vetta ed è anche molto frequentata, nonostante il considerevole dislivello senza punti di appoggio.
Estesissimo il panorama, in particolare verso N, sulle maggiori vette del cantone.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto seguendo sempre le indicazioni per Locarno e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino. Qui si prende la prima uscita per Gordola e Valle Verzasca e giunti a Gordola si prende la deviazione che sale nella valle. Si oltrepassa Vogorno, Lavertezzo, Brione Verzasca, Gerra Verzasca, Frasco ed infine si arriva all’ultimo paese della valle, Sonogno. All’entrata dell’abitato c’è un cartello di divieto di transito e sulla destra, un grande parcheggio a pagamento, (10 frs per un giorno più 4 frs per ogni giorno successivo, portare i frs in moneta perché non vengono accettate le banconote. È anche possibile acquistare presso qualche chiosco o esercizio pubblico della valle la parking card agli stessi prezzi). L’accesso con auto sulla strada dapprima asfaltata e poi sterrata della Val Redorta che termina a Corte, non è consentito. Se si pernotta al Ristorante Alpino di Sonogno (costo frs 45.00) è possibile lasciare gratuitamente l’auto nel parcheggio privato del ristorante.
A Sonogno si imbocca a piedi la Strada de Redorta che passa davanti alla bella chiesa, poi svolta a destra ed inizia a risalire la Val Redòrta. Ad un primo bivio con una strada che ricondurrebbe in paese, si prosegue a sinistra. Si oltrepassano le località di Püscìd, Froda, Faièd, Fracèd ed infine Corte, dove termina la strada. Si segue ora il sentiero con segnavia bianchi-rossi-bianchi che dopo un paio di svolte supera in rapida successione due torrenti sopra altrettanti ponticelli. Si prosegue in parte nel rado bosco e in parte all’aperto, sempre in direzione W, fino al nucleo consistente di baite di Püscen Negro (q. 1343 m).
Poco prima di raggiungere le baite di quest’ultima località, seguendo le indicazioni dei cartelli, si svolta a sinistra e si riprende a salire. Poi si traversa in piano sotto un’alta scogliera e poco sopra si raggiunge la singolare località di Cortign (q. 1513 m), interessata da una gigantesca colata di sassi, alcuni di notevoli dimensioni. Il sentiero prosegue poi nel bosco, traversando per un lungo tratto in direzione N e poi SW, diversi cartelli indicano che ci troviamo nell’Alpe Mügaia, benché sulla CNS tale alpe sia indicato molto più a S. Più avanti si esce definitivamente dal bosco e si approda al bivio presso la località Brüsoo (q. 1793 m), da qui il Monte Zucchero è dato a h 2,15.
Si prende quindi a destra e per aperto pascolo si sale alle baite di Corte di Cima (q. 1987 m). I segnavia traversano davanti a questo alpeggio, ancora caricato, risalgono alcune gradinate di pietra e conducono in un vastissimo pianoro erboso, sotto Mött. Si seguono i segnavia, dapprima nel pascolo pianeggiante e poi, un poco verso destra, per ripide chine erbose intervallate da elementari gradini rocciosi, sempre in direzione W e per un lungo tratto, fino a raggiungere l’evidente Bocchetta di Mügàia (q. 2518 m). A questo valico un cartello indica che la vetta è raggiungibile in 30 minuti.
Si seguono quindi i segnavia che risalgono la cresta SSE, prima lungo un pendio detritico a destra del filo, fino ad una spalla. Segue poi un tratto roccioso dove bisogna salire anche sul filo. Quindi si prosegue a sinistra della cresta, per facili rocce e detriti fino a raggiungere la vetta, senza difficoltà.
Come per la salita.
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vie normali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com
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