|
|
|
La Cima di Gagnone da SE, dalla Cima di Bri |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Lavertezzo, località Pian Vaccaresc (q. 650 m) Versante di salita: SSE Dislivello di salita: 1870 m - Totale: 3740 m Tempo di salita: 5,45 h - Totale: 10,30 h Periodo consigliato: da giugno ad ottobre |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Si trova al vertice di quattro valli e da ognuna di esse mostra forme differenti e singolari. Il versante est precipita con una larga parete sfasciumata, analogamente a quello nord, dove però la parete è di più modeste dimensioni; ad ovest, nella parte superiore presenta terrazzamenti gradinati poco ripidi; mentre il versante sud ed in particolare quello SSE dove si svolge la via normale proposta qui di seguito, è quello che maggiormente caratterizza la montagna ed è formato nella parte sommitale da un vasto pendio di erba e pietraie, appiattito, tant’è che dal basso non si riesce a scorgere la vetta.
L’itinerario non presenta alcuna difficoltà ed il sentiero è ben segnalato fino alle baite di Corte Nuovo (q. 1873 m), al disopra si risalgono a piacimento le sconfinate e stupende praterie dell’alpe omonimo, solcate da innumerevoli corsi d’acqua.
Bel panorama, principalmente sulle montagne della regione.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto seguendo sempre le indicazioni per Locarno e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino. Qui si prende la prima uscita per Gordola e Valle Verzasca e giunti a Gordola si prende la deviazione che sale nella valle. Superato il paese di Vogorno in breve si arriva a Lavertezzo, dove c’è il famoso e ben visibile Ponte dei Salti. Cento metri prima di questo ponte si svolta a destra e, seguendo sempre le indicazioni dei cartelli per Verzolo (Verzöö sulla CNS), si prosegue sulla strada asfaltata, tranne gli ultimi 200 metri, che termina a (q. 650 m) esattamente sotto la località Cognera. Parcheggi limitati.
Il cartello presente al termine della strada, dove si parcheggia, riporta Pian Vaccaresc (q. 650 m), ma qui di pianeggiante c’è ben poco, la valle è una gola incassata. Ad ogni modo, seguendo i cartelli che tra l’altro riportano le indicazioni per Cognera e Alpe Corte Nuovo, si risalgono le belle gradinate che con diverse svolte conducono alle baite di Cognera (q. 758 m). Si prosegue poi sul sentiero semipianeggiante che taglia il ripido costone della montagna in direzione NNE e, dopo aver oltrepassato Cognera di dentro (q. 790 m), più avanti si arriva alla località Forno (q. 824 m).
Si attraversa poi sopra un ponte l’impetuoso torrente che scende dalla Val d’Agro e poco sopra si arriva ad un bivio segnalato, dove si prende a sinistra per Agro e la sua valle. Al secondo tornante successivo, c’è un ulteriore bivio, questo non segnalato, ma è evidente che bisogna proseguire ancora a sinistra, altrimenti si va a finire in Val Pincascia. Il sentiero sale con moderata pendenza, sempre a destra del torrente e conduce prima alle baite di Arai (q. 1084 m) e poi alla suggestiva località di Agro (q. 1173 m).
Qui si attraversa il torrente sopra un bel ponte ad arco e seguendo sempre le indicazioni e i segnavia si prosegue in direzione N. Il sentiero diventa ora più ripido e con numerose svolte, aggira diverse rupi verticali e conduce a Fornaa (q. 1677 m). Poco sopra si esce definitivamente dal bosco e si prosegue in parte su belle gradinate fino a sbucare improvvisamente alle baite di Corte Nuovo (q. 1873 m, h. 3,30 dalla partenza), dove terminano i segnali e qualsiasi forma di traccia. Dato che la vetta non si vede, bisogna ora individuare in direzione N la (q. 2443 m) che si trova tra la Cima di Rierna e la Cima di Gagnone, più vicina a quest’ultima (vedi 1a immagine di dettaglio).
Si risale quindi il vastissimo pascolo senza percorso obbligato, ma la logica impone di traversare un po’ sulla destra, poi si rimonta il ripido, ma elementare, pendio erboso che si trova a sinistra della precitata (q. 2443 m). Giunti alla sommità di questo pendio si sbuca sull’appiattito pendio finale formato da pietraie ed erba, che si sale senza alcuna difficoltà fino a raggiungere l’omino di pietre della vetta (h. 5,30/6,00 dalla partenza).
Come per la salita.
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vie normali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com
Le baite di Corte Nuovo (q. 1873 m) e l’itinerario di salita | Il vasto ed adagiato pendio sommitale | Panorama di vetta, verso SE |
![]() ![]() |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
CT Kit Thunder Hammer![]() |
SALEWA Toxo Casco![]() |